ENGELS: "L'origine della famiglia, della proprieta' privata e dello stato".
Premessa
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Engels tratta in primis dell'”origine della famiglia”. Nel libro la questione centrale è la dimostrazione storico materialistico di come l'evoluzione della famiglia e della condizione della donna, siano andate di pari passo con la nascita e lo sviluppo della proprietà privata; e, di conseguenza, di come l’oppressione della donna e il suo ruolo subordinato nella famiglia rispetto all'uomo siano andate altrettanto di pari passo con l'”origine della proprietà privata” e della divisione del lavoro, in cui l'uomo è il proprietario e la donna è ad esso asservita.
Questo da un lato dimostra come l'oppressione della donna, la famiglia, come luogo centrale di questa oppressione, non nascano “dal cielo”, non sono una “maledizione” inevitabile, non hanno la loro origine nella contraddizione, biologica, di genere; dall'altro indica le condizioni materialistico dialettiche del loro superamento e fine.
Il periodo in cui c'è una divisione dei sessi, che implica l'oppressione della donna e il suo ruolo subordinato, tutto sommato è un periodo molto piccolo, tanto rispetto al periodo precedente quanto rispetto al periodo futuro. In questo senso non è una situazione immutabile ma transitoria.
L'analisi storico materialistica di Engels ne “L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato” dimostra che c'è stato tutto un lungo periodo in cui questa divisione dei sessi fondata sulla subordinazione della donna non c'era perchè non c'era una divisione del lavoro, la proprietà privata. C'è stato tutto un periodo, dallo stato selvaggio alle barbarie, in cui era affermato il diritto materno e veniva riconosciuto il ruolo centrale della donna, come determinante nel sistema sociale.
Quando appare la proprietà privata subentra il patriarcato. Per cui c'è un cambiamento, dal diritto materno si passa a quello paterno, perchè nasce la necessità di tramandare la proprietà individuale. E la prima divisione del lavoro è la divisione tra uomo e donna.
Engels quindi dimostra che non è la divisione sessuale origine della condizione di subordinazione della donna; ma che essa è conseguente alla divisione del lavoro.
Questo ha profonde conseguenze. Una tra tutte: L'oppressione della donna non è immutabile.
Nella prossima formazione rivoluzionaria delle donna – tra un mese – entreremo all'interno del testo di Engels.
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