SOLO LA GUERRA POPOLARE IN INDIA PUO' VENDICARE QUESTE VIOLENZE E ASSASSINII CONTRO LO STATO BORGHESE REAZIONARIO, CAUSA DELLA DOPPIA, TRIPLA OPPRESSIONE DI MILIONI DI DONNE
La sedicenne ha subito due aggressioni ravvicinate a ottobre, due mesi dopo un nuovo attacco e il rogo: è morta a Capodanno dopo aver indicato i nomi dei suoi seviziatori. Era incinta
CALCUTTA - Nuovo tragico caso di violenza di gruppo contro una ragazza in India. Una giovane di 16 anni è stata oggetto di stupro per due volte consecutive per essere poi bruciata dai suoi stessi aggressori e morire per le ustioni riportate. E' successo a Madhyagram, non lontano da Calcutta, dove la ragazza è stata attaccata per la prima volta il 26 ottobre da sei uomini nei pressi della sua abitazione. La violenza si è ripetuta identica il giorno successivo quando la giovane stava tornando a casa dal commissariato in cui aveva denunciato il primo stupro. I sei erano stati identificati e arrestati ma per la giovane il terrore non è finito.
Lo scorso 23 dicembre un uomo l'ha raggiunta in casa e, secondo quanto testimoniato dai familiari, l'ha minacciata di "gravi conseguenze" se non avesse ritirato la denuncia. Più tardi quel giorno, le è stato dato fuoco. In un primo momento si pensava che la giovane avesse tentato il suicidio ma poi, prima di morire in ospedale, lei stessa ha denunciato l'attacco da parte di due persone vicine ai suoi aggressori. La giovane ha riportato ustioni sul 65% del corpo, è morta il giorno dell'ultimo dell'anno. Dall'autopsia è emerso che era incinta. I primi arresti sono stati eseguiti ieri, due mesi dopo l'avvio delle indagini. I familiari hanno chiesto la pena di morte per i colpevoli.
Il caso ha sollevato una forte ondata di proteste a Calcutta, molti cittadini si sono rivolti con rabbia alla polizia. Secondo la denuncia dei familiari, infatti, i poliziotti hanno tentato di sottrarre il corpo della ragazza e di cremarlo senza il permesso della famiglia. Ai parenti della vittima è anche stato ingiunto di lasciare la zona.
CALCUTTA - Nuovo tragico caso di violenza di gruppo contro una ragazza in India. Una giovane di 16 anni è stata oggetto di stupro per due volte consecutive per essere poi bruciata dai suoi stessi aggressori e morire per le ustioni riportate. E' successo a Madhyagram, non lontano da Calcutta, dove la ragazza è stata attaccata per la prima volta il 26 ottobre da sei uomini nei pressi della sua abitazione. La violenza si è ripetuta identica il giorno successivo quando la giovane stava tornando a casa dal commissariato in cui aveva denunciato il primo stupro. I sei erano stati identificati e arrestati ma per la giovane il terrore non è finito.
Lo scorso 23 dicembre un uomo l'ha raggiunta in casa e, secondo quanto testimoniato dai familiari, l'ha minacciata di "gravi conseguenze" se non avesse ritirato la denuncia. Più tardi quel giorno, le è stato dato fuoco. In un primo momento si pensava che la giovane avesse tentato il suicidio ma poi, prima di morire in ospedale, lei stessa ha denunciato l'attacco da parte di due persone vicine ai suoi aggressori. La giovane ha riportato ustioni sul 65% del corpo, è morta il giorno dell'ultimo dell'anno. Dall'autopsia è emerso che era incinta. I primi arresti sono stati eseguiti ieri, due mesi dopo l'avvio delle indagini. I familiari hanno chiesto la pena di morte per i colpevoli.
Il caso ha sollevato una forte ondata di proteste a Calcutta, molti cittadini si sono rivolti con rabbia alla polizia. Secondo la denuncia dei familiari, infatti, i poliziotti hanno tentato di sottrarre il corpo della ragazza e di cremarlo senza il permesso della famiglia. Ai parenti della vittima è anche stato ingiunto di lasciare la zona.
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