“Si è divertita pure lei”...”..E' colpa sua”
Così, in una trasmissione di canale 5, gli abitanti di Montalto di Castro si sono espressi sulla ragazza, allora quindicenne, che il 31 marzo 2007 è stata violentata da otto giovani di Montalto dopo una festa di compleanno.
Un paese schierato, tranne alcune coraggiose donne, dalla parte dei violentatori e contro la giovane accusata di essersela cercata e, in questo, un ruolo attivo ha avuto il sindaco del paese, zio di uno degli stupratori, che, all'indomani dello stupro, mise a disposizione dei “bravi ragazzi” quarantamila euro per la loro difesa col risultato che il giudice decise, nonostante l'ammissione delle violenze, di sospendere il processo ed affidare i violentatori ai servizi sociali.
Una vicenda che fa tornare a 30 anni fa le donne, in cui le concezioni sessiste con la colpevolizzazione delle donne espressa pubblicamente sono inequivocabili, in cui si intrecciano maschilismo, humus reazionario, uso “privato” delle istituzioni e dei ruoli istituzionali a difesa della propria “famiglia” e dei suoi rampolli, quella famiglia in cui sempre più aumentano le violenze sulle donne fino all'uccisione.
Così scrivevamo all'indomani della trasmissione, nel 2009. Nella settimana simbolo della lotta contro la violenza sulle donne una manifestazione determinata e combattiva di femministe e lesbiche si tenne a Montalto di Castro che ebbe il merito di contrastare sul campo pratiche e idee fasciste, maschiliste, sessiste, in sostegno e solidarietà con le poche, coraggiose donne di Montalto che si erano espresse contro i violentatori, per essere al fianco di Marinella.
Il 22 dicembre 2011, finalmente, dopo la decisione della Cassazione che ha respinto il ricorso degli imputati si tiene il processo contro gli otto “bravi ragazzi”.
Anche oggi, in concomitanza con l'inizio del processo, siamo a fianco di Marinella, perchè vinca fino in fondo la sua battaglia. Battaglia che è di tutte le giovani, le donne di questo paese, contro oppressione, contro violenza sessuale
GIOVEDì 22 DICEMBRE A MILANO VOLANTINAGGIO ITINERANTE
per ogni donna stuprata e offesa siamo tutte parte lesa
sono bravi ragazzi e di famiglia buona, chi stupra le donna non si perdona
movimento femminista proletario rivoluzionario- Milano
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