Venerdì 9 dicembre, in occasione del processo contro gli stupratori di Carmela - la ragazzina che si suicidò nell'aprile del 2007 a Taranto - le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario, terranno un presidio al Tribunale, perchè sia fatta presto giustizia per Carmela, ma soprattutto per denunciare il ruolo avuto dalle Istituzioni che hanno contribuito alla morte di
Carmela e dalla magistratura che a tutt'oggi non ha condannato nessuno dei suoi violentatori.
Contro la violenza sessuale e la doppia violenza di questo sistema sociale la strada anche a Taranto è l'organizzazione e la mobilitazione diretta delle ragazze, delle donne, non l'assistenzialismo di associazioni para istituzionali.
Su questo, per rispetto verso il dolore e la forza della battaglia che stanno portando avanti, vogliamo essere chiare anche verso i genitori di Carmela, che il mese scorso hanno fatto un'assemblea (che ha deluso loro stessi) per aprire uno "sportello" dell'associazione "Io so Carmela", appoggiandosi su esperti e figure istituzionali.
Questa battaglia o si fa con le donne,le lavoratrici,disoccupate che a Taranto lottano ogni giorno contro l'insieme delle violenze e la doppia oppressione o Carmela non avrà giustizia e anche lo "sportello" nasce male.
Non servono associazioni, che si aggiungono alle altre associazioni assistenziali, di esperti, che al massimo una volta all'anno si fanno autopropaganda in p.zza Immacolata (come nei giorni scorsi),pagate dalle Istituzioni; serve una battaglia aperta che guarda alle tantissime ragazze a
rischio violenza uomini e istituzioni. Affidarsi, solo agli esperti o agli avvocati è una strada grigia e nota.
Carmela e dalla magistratura che a tutt'oggi non ha condannato nessuno dei suoi violentatori.
Contro la violenza sessuale e la doppia violenza di questo sistema sociale la strada anche a Taranto è l'organizzazione e la mobilitazione diretta delle ragazze, delle donne, non l'assistenzialismo di associazioni para istituzionali.
Su questo, per rispetto verso il dolore e la forza della battaglia che stanno portando avanti, vogliamo essere chiare anche verso i genitori di Carmela, che il mese scorso hanno fatto un'assemblea (che ha deluso loro stessi) per aprire uno "sportello" dell'associazione "Io so Carmela", appoggiandosi su esperti e figure istituzionali.
Questa battaglia o si fa con le donne,le lavoratrici,disoccupate che a Taranto lottano ogni giorno contro l'insieme delle violenze e la doppia oppressione o Carmela non avrà giustizia e anche lo "sportello" nasce male.
Non servono associazioni, che si aggiungono alle altre associazioni assistenziali, di esperti, che al massimo una volta all'anno si fanno autopropaganda in p.zza Immacolata (come nei giorni scorsi),pagate dalle Istituzioni; serve una battaglia aperta che guarda alle tantissime ragazze a
rischio violenza uomini e istituzioni. Affidarsi, solo agli esperti o agli avvocati è una strada grigia e nota.
Per le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
Masci Fiorella
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