10.000 donne egiziane marciano contro la violenza e il governo militare
di Salma Shukrallah, Jadaliyya
20 dicembre 2011- Le donne organizzano una manifestazione di massa contro la brutalità militare seguente all'ondata di atti di violenza contro le manifestanti donne che hanno sconvolto milioni di persone; i manifestanti chiedono la fine del governare dell'esercito.
Spinte dall'immagine di tre soldati che strappano i vestiti ad una manifestante lascandola nuda e aggredendola con violenza, migliaia di donne hanno marciato martedì da Piazza Tahrir del Cairo al vicino Sindacato della stampa gridando slogan: "Le donne egiziane sono una linea rossa" e "Abbasso il governo militare."
Donne di ogni età e provenienza si sono radunate sul complesso amministrativo Mogamma in piazza Tahrir dopo l'appello uscito su Facebook per la marcia di protesta delle donne per esprimere la condanna delle immagini - attualmente in circolazione nei media online e sui giornali - di giovani donne molestate, picchiate e denudate da personale militare.
Alcune manifestanti indossavano il velo, altre no, altre ancora indossavano il niqab, o velo islamico che copre tutto il viso. Alcune donne copto-cristiane che anche loro hanno partecipato al corteo hanno portato le immagini di Mina Danial, attivista copta uccisa durante un attacco sui manifestanti copti dai militari nel mese di ottobre. Altre manifestanti portavano bandiere egiziane con il simbolo della croce-e-mezzaluna.
Anche le donne anziane sono state anche tra le manifestanti, sfidando la lunga marcia da Tahrir al Sindacato della stampa, nonostante la salute debole e il disagio evidente per gli eventi recenti. Molte madri hanno preso partecipato con le loro figlie.
"Sono venuta perché mi oppongo alla violenza contro le donne, perché mi oppongo alla violenza contro ogni egiziano", ha detto la contestatrice Noha El-Khouly, che ha saputo della marcia da sua figlia.
"Le donne sono state prese di mira da quando ci sono stati gli scontri a Mahmoud Mohamed il mese scorso, quando gli uomini sono stati mandato per molestare sistematicamente le attiviste donne", ha detto la manifestante Somaia Ahmed, di 17 anni, membro della campagna 'No ai processi militari'. "Negli ultimi sit-in, le donne sono state l'obiettivo primario dei militari. Questi attacchi non sono una coincidenza. "
Anche se Ahmed crede che la marcia di martedì sia stata più di carattere umanitario che politico - con la maggior parte donne che sono venute semplicemente per mostrare la loro opposizione alla violenza - molti dei canti che si sono sentiti durante l'evento portavano profondamente connotazioni politiche. Molti condannavano il governo militare, mentre altre chiedevano un rapido passaggio dal potere esecutivo ad un'autorità civile eletta.
"Non abbiamo paura, lo diciamo ad alta voce, il consiglio se ne deve andare", hanno cantato, insieme all'altro: "Vogliamo uno stato civile, abbasso il governo militare."
Le manifestanti hanno inoltre richiamato parallelismi tra il consiglio militare al potere in Egitto e il passato regime del deposto presidente Hosni Mubarak. "Il consiglio ha trasformato l'esercito facendolo diventare come la polizia," alcuni hanno gridato.
Nel 2005, alcune manifestanti sono state allo stesso modo denudate e aggredite da assalitori /teppisti legati alla polizia, nel tentativo di terrorizzare le donne e tenerle lontane dalla partecipazione politica.
Le donne durante il corteo di martedì hanno portato cartelli raffiguranti un volto di donna e la mano di un soldato con la scritta: "La tua mano dovrebbe essere tagliata".
Mentre le donne sfilavano da piazza Tahrir a Talaat Harb Street nel centro del Cairo, decine di sostenitori hanno espresso solidarietà dai balconi circostanti. Le manifestanti hanno invitato coloro che guardavano dalle loro case e dagli uffici a scendere e unirsi alla marcia.
Anche numerosi passanti si fermavano per esprimere la loro simpatia per la causa delle manifestanti. Un certo numero di uomini, desiderosi di aiutare, hanno circondato le donne, come scudi umani contro qualsiasi potenziale attacco.
Il numero delle manifestanti è aumentato gradualmente fino a quando il corteo ha raggiunto il Sindacato della Stampa, dove era in corso un'altra manifestazione organizzata dai parlamentari per una simile protesta contro la violenza militare.
Nel momento in cui il corteo delle donne ha raggiunto il sindacato, il numero di manifestanti ha superato le 10.000 persone, dopo di che si è fatto ritorno a Tahrir Square.
http://revolutionaryfrontlines.wordpress.com/2011/12/20/10000-egyptian-women-march-against-military-violence-and-rule/
di Salma Shukrallah, Jadaliyya
20 dicembre 2011- Le donne organizzano una manifestazione di massa contro la brutalità militare seguente all'ondata di atti di violenza contro le manifestanti donne che hanno sconvolto milioni di persone; i manifestanti chiedono la fine del governare dell'esercito.
Spinte dall'immagine di tre soldati che strappano i vestiti ad una manifestante lascandola nuda e aggredendola con violenza, migliaia di donne hanno marciato martedì da Piazza Tahrir del Cairo al vicino Sindacato della stampa gridando slogan: "Le donne egiziane sono una linea rossa" e "Abbasso il governo militare."
Donne di ogni età e provenienza si sono radunate sul complesso amministrativo Mogamma in piazza Tahrir dopo l'appello uscito su Facebook per la marcia di protesta delle donne per esprimere la condanna delle immagini - attualmente in circolazione nei media online e sui giornali - di giovani donne molestate, picchiate e denudate da personale militare.
Alcune manifestanti indossavano il velo, altre no, altre ancora indossavano il niqab, o velo islamico che copre tutto il viso. Alcune donne copto-cristiane che anche loro hanno partecipato al corteo hanno portato le immagini di Mina Danial, attivista copta uccisa durante un attacco sui manifestanti copti dai militari nel mese di ottobre. Altre manifestanti portavano bandiere egiziane con il simbolo della croce-e-mezzaluna.
Anche le donne anziane sono state anche tra le manifestanti, sfidando la lunga marcia da Tahrir al Sindacato della stampa, nonostante la salute debole e il disagio evidente per gli eventi recenti. Molte madri hanno preso partecipato con le loro figlie.
"Sono venuta perché mi oppongo alla violenza contro le donne, perché mi oppongo alla violenza contro ogni egiziano", ha detto la contestatrice Noha El-Khouly, che ha saputo della marcia da sua figlia.
"Le donne sono state prese di mira da quando ci sono stati gli scontri a Mahmoud Mohamed il mese scorso, quando gli uomini sono stati mandato per molestare sistematicamente le attiviste donne", ha detto la manifestante Somaia Ahmed, di 17 anni, membro della campagna 'No ai processi militari'. "Negli ultimi sit-in, le donne sono state l'obiettivo primario dei militari. Questi attacchi non sono una coincidenza. "
Anche se Ahmed crede che la marcia di martedì sia stata più di carattere umanitario che politico - con la maggior parte donne che sono venute semplicemente per mostrare la loro opposizione alla violenza - molti dei canti che si sono sentiti durante l'evento portavano profondamente connotazioni politiche. Molti condannavano il governo militare, mentre altre chiedevano un rapido passaggio dal potere esecutivo ad un'autorità civile eletta.
"Non abbiamo paura, lo diciamo ad alta voce, il consiglio se ne deve andare", hanno cantato, insieme all'altro: "Vogliamo uno stato civile, abbasso il governo militare."
Le manifestanti hanno inoltre richiamato parallelismi tra il consiglio militare al potere in Egitto e il passato regime del deposto presidente Hosni Mubarak. "Il consiglio ha trasformato l'esercito facendolo diventare come la polizia," alcuni hanno gridato.
Nel 2005, alcune manifestanti sono state allo stesso modo denudate e aggredite da assalitori /teppisti legati alla polizia, nel tentativo di terrorizzare le donne e tenerle lontane dalla partecipazione politica.
Le donne durante il corteo di martedì hanno portato cartelli raffiguranti un volto di donna e la mano di un soldato con la scritta: "La tua mano dovrebbe essere tagliata".
Mentre le donne sfilavano da piazza Tahrir a Talaat Harb Street nel centro del Cairo, decine di sostenitori hanno espresso solidarietà dai balconi circostanti. Le manifestanti hanno invitato coloro che guardavano dalle loro case e dagli uffici a scendere e unirsi alla marcia.
Anche numerosi passanti si fermavano per esprimere la loro simpatia per la causa delle manifestanti. Un certo numero di uomini, desiderosi di aiutare, hanno circondato le donne, come scudi umani contro qualsiasi potenziale attacco.
Il numero delle manifestanti è aumentato gradualmente fino a quando il corteo ha raggiunto il Sindacato della Stampa, dove era in corso un'altra manifestazione organizzata dai parlamentari per una simile protesta contro la violenza militare.
Nel momento in cui il corteo delle donne ha raggiunto il sindacato, il numero di manifestanti ha superato le 10.000 persone, dopo di che si è fatto ritorno a Tahrir Square.
http://revolutionaryfrontlines.wordpress.com/2011/12/20/10000-egyptian-women-march-against-military-violence-and-rule/
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