Dopo la chiusura dello stabilimento di Faenza con 346 operaie a casa senza lavoro, la Golden Lady si prepara a chiudere anche lo stabilimento di Gissi, in Abruzzo, con 400 operaie che perderanno il loro posto di lavoro. Chiusure imposte per delocalizzare in Serbia dove i padroni pensano ai profitti da capogiro mentre preparano l'ennesima presa in giro delle operaie con inesistenti piani di riconversione.
Intanto il governo da parte sua non convoca nemmeno le parti dimostrando nei fatti con quali interessi è schierato.
I confederali continuano a seguire i tempi dettati dal padrone e i politicanti hanno speso solo parole.
Il solo momento in cui le operaie hanno avuto la prima e l'ultima parola per difendere il proprio posto di lavoro è stata quando le operaie faentine hanno diretto la lotta con il presidio permanente davanti alla loro fabbrica che ha impedito lo smantellamento dei macchinari e, attraverso questa lotta, hanno creato seri problemi al padrone che ha spinto i confederali ad intervenire allo scopo di smantellare il presidio e, con questa lotta hanno fatto conoscere la propria condizione a livello nazionale.
Da questa esperienza occorre ripartire e nessuna delega in bianco ai confederali ma comitato di lotta autorganizzato. Nessun posto di lavoro dev'essere perduto! Nesun macchinario deve uscire dalla fabbrica di Gissi!
Slai cobas per il sindacato di classe-Ravenna
tel. 339/8911853
e mail: cobasravenna@libero.it
Intanto il governo da parte sua non convoca nemmeno le parti dimostrando nei fatti con quali interessi è schierato.
I confederali continuano a seguire i tempi dettati dal padrone e i politicanti hanno speso solo parole.
Il solo momento in cui le operaie hanno avuto la prima e l'ultima parola per difendere il proprio posto di lavoro è stata quando le operaie faentine hanno diretto la lotta con il presidio permanente davanti alla loro fabbrica che ha impedito lo smantellamento dei macchinari e, attraverso questa lotta, hanno creato seri problemi al padrone che ha spinto i confederali ad intervenire allo scopo di smantellare il presidio e, con questa lotta hanno fatto conoscere la propria condizione a livello nazionale.
Da questa esperienza occorre ripartire e nessuna delega in bianco ai confederali ma comitato di lotta autorganizzato. Nessun posto di lavoro dev'essere perduto! Nesun macchinario deve uscire dalla fabbrica di Gissi!
Slai cobas per il sindacato di classe-Ravenna
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