10/07/10

Montalto: siamo tutte con Marinella

"ONTUSCIA quotidiano - Viterbo 6 luglio 2010


VITERBO - Stupro di Montalto, situazione sospesa fino al 19 ottobre. Questa la data del rinvio dell'udienza, decisa dal giudice Debora Tripiccione a causa di un vizio di notifica ad uno degli indagati e per impegno improrogabile di uno dei difensori. Sospesa dunque la messa in prova per gli otto ragazzi di Montalto di Castro accusati di aver stuprato una coetanea di Tarquinia, allora minorenne, la notte tra il 31 marzo e il primo aprile 2007 durante una festa di compleanno. Gli indagati, che adesso si trovano in stato di libertà, durante la precedente udienza preliminare, nel maggio del 2009, ottennero la cosiddetta messa in prova, un beneficio che prevede la sospensione del processo e l'affidamento dei minori ai servizi sociali dell'amministrazione della giustizia che, anche in collaborazione con i servizi socio-assistenziali degli enti locali, svolgono nei loro confronti attività di osservazione, sostegno e controllo.
Alla fine del periodo, in questo caso fissato in 28 mesi, se l'esito viene giudicato positivo, il reato viene dichiarato estinto. La procura generale del Tribunale di Roma, però, nel marzo scorso aveva presentato ricorso in Cassazione contro questa soluzione, "per carenza di motivazioni" da parte del Gup di allora.
A sollecitare l'intervento della procura generale era stato lo stesso legale della famiglia della vittima, l'avvocato Piermaria Sciullo. Tutto rinviato al 19 ottobre, quando il Gup deciderà se confermare o meno la messa in prova agli otto giovani. "Soluzione che sarà comunque riproposta" come hanno sottolineato i legali Giuliano Migliorati e Daniele Barbieri "da tutti noi avvocati difensori".

Noi pensiamo che, come è stato a fine novembre, la battaglia per la giustizia per la ragazza di Montalto violentata e per una effettiva condanna per "i ragazzi per bene protetti" , sia una battaglia di tutte noi.
Questo spirito ci ha mosso per la manifestazione di novembre, questo spirito deve continuare a muoverci; e questo non può che dare effettiva solidarietà, coraggio, forza a chi nel silenzio sta continuando a battersi. Insieme a Montalto abbiamo cercato di sfidare il silenzio e la complicità con gli stupratori, ora vogliamo cercare di continuare a rompere questo silenzio. E pensiamo che il 19 ottobre dobbiamo, con iniziative decise insieme continuare questa giusta battaglia.

Solidarietà a Marinella, alle coraggiose compagne di Montalto, a tutte le donne ribelli

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