20/01/09

VIOLENZA E POVERTA' - appello per il 24 gennaio


Cinzia ha 19 anni e un bimbo di 7 mesi
Cinzia è nigeriana e vive a Perugia con suo fratello, che non ce la fa a pagare l’affitto

Cinzia è povera e non ha un lavoro. Per comprare i pannolini al suo bambino “ruba” 10 euro dai soldi che il fratello metteva da parte per le bollette.
Sento le sue grida di aiuto una sera
Lancinanti, sopra la mia finestra
sopra a un bar notoriamente frequentato da fascisti e borghesi benpensanti
tutti bianchi
Per un attimo le loro risate di scherno, i loro commenti xenofobi hanno distolto la mia attenzione da lei
Grida ancora, corro sù
la serratura è rotta, la porta aperta, il bimbo piange nell’altra stanza
lei è stesa per terra e piange
la aiuto a rialzarsi. Suo fratello si giustifica con me, mi dice che lei gli ruba i soldi e lui non riesce a pagare neanche le bollette.
Cinzia va in camera per prendere il bambino e le sue cose. Mi chiede di chiamare la polizia. Esito. Preferisco aspettarla e portarla via di là: il fratello è fuori di sé, prende in mano una scopa e con una furia bestiale ci travolge entrambe e inizia a picchiare selvaggiamente. Mentre cerco di uscire dal mucchio grido fortissimo. Aiuto aiuto. Mi libero, scendo giù, chiamo la polizia…….

Cinzia è ancora viva
mi chiede se posso aiutarla a trovare un lavoro
sono disoccupata
si vergogna di essere povera e molto timidamente mi chiede qualche euro per dar da mangiare al suo bambino perché ha finito il latte
ho solo 25 euro, gliene dò 10
Alla caritas non vuole andare, le darebbero solo un pacco di pasta, non i pannolini o il latte per il suo bambino e poi potrebbero portarglielo via
Dall’assistente sociale non vuole andare, non si fida, teme possano portargli via il bambino
Che fare?
Qui non c’è un centro antiviolenza
Qui non c’è la casa occupata Lucha y Siesta
Qui tutti, dalla polizia alle pari opportunità hanno scaricato le sorti di Cinzia e del suo bambino alla sottoscritta e a qualche altra sfigata amica sua
Cinzia mi ha detto: sono venuta qui per non far crescere mio figlio nella miseria e nella fame, ma se devo star qui a mendicare o a rubare preferisco tornare in Nigeria
Cinzia è sparita con il suo bambino, qualche giorno prima è andato via anche suo fratello

Alla sottoscritta e a qualche altra sfigata amica sua è rimasto solo un gran senso di impotenza
Speriamo di perdere anche quello il 24 gennaio
Speriamo di incontrare tante donne solidali, proletarie immigrate e non con cui poterci confrontare
Da un seme può nascere qualcosa, ma è necessario che tutte diano il loro contributo perché la pianta non avvizzisca
Superiamo pregiudizi e imbarazzanti settarismi e diamole dell’acqua!
Lei ci dà l’aria, lei ci dà la vita
Si chiama lotta e unità

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