20/11/24

Valditara ministro fascio-patriarcale per piegare la scuola ai bisogni del Capitale. Cacciamo lui e tutta la fogna che è al governo!

da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 19/11

Ma è mai possibile che ministro dell'Istruzione debba essere Valditara che porta avanti discorsi stupidi, da ignorante come minimo, e da fascista, da reazionario nella sostanza?

Non ne perde una Valditara. In questi giorni sta facendo delle dichiarazioni che qualsiasi ragazzo, qualsiasi uomo non li farebbe neanche in un bar. E questo invece è un ministro che detta i principi, le regole di insegnamento nelle scuole.

L'ultima uscita è stata a pochi giorni dal 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in cui Valditara, in occasione della celebrazione della Fondazione intestata a Giulia Cecchettin che il padre di Giulia ha voluto costruire, strumentalizzando in maniera veramente vergognosa il femminicidio di Giulia di un anno fa ha fatto dichiarazioni oscene che hanno teso a sminuire, nascondere le violenze sessuali fatte dagli uomini italiani e bianchi e la realtà di oppressione, di morte che è la famiglia.

Ha detto che in realtà "le violenze sono legate a forme di marginalità e di devianza discendenti dall'immigrazione illegale". Quindi ha usato Giulia, che è stata uccisa da un ragazzo italianissimo,- l'ha gridato anche in questa occasione la sorella - considerato “bravo ragazzo”, per attaccare in maniera razzista, stupida i migranti; calpestando così il ricordo di Giulia che invece deve essere sempre presente, perché tante donne, ragazze - almeno 100 finora quest'anno - continuano ad essere uccise, e per questo è necessario non solo mantenere il ricordo ma fare una battaglia quotidiana contro gli uomini che odiano le donne, contro questa guerra di bassa intensità contro le donne e che viene fatta nella stragrande maggioranza da uomini italiani. Una commissione d'inchiesta istituzionale ha documentato che nel 2022 il 78% dei femminicidi (ma oggi siamo arrivati al 90% dei femminicidi) viene commesso da uomini italiani, considerati o bravi padri, mariti di famiglia, o anche ben conosciuti dalle forze dell'ordine ma che possono tranquillamente andare in giro ad uccidere le donne.

Ma un ministro, peggio dell'ultimo studente ripetente, bocciato tante volte, non dice questo ma dice che chi commette femminicidi sono tutti gli immigrati. 
Come Salvini che l'altro giorno nella trasmissione “Otto e mezzo” di fronte a una contestazione sulla vicenda immigrati/Albania se n’è uscito dicendo: “ma volete che questi vengano in Italia? E poi il giorno dopo questi immigrati stuprano, uccidono….”.
E la cosiddetta "donna" Meloni non ha detto una parola di presa di distanza, ma li ha avallati.

Ma si può avere un governo, dei ministri che dicono queste stronzate? 

Valditara se ne deve andare immediatamente, non può essere il ministro dell'Istruzione!

Invece Valditara va avanti. Ha detto poi che "il patriarcato è finito nel 1975 con il diritto di famiglia che avrebbe sostituito la famiglia fondata sulla gerarchia, quella fondata sull'uguaglianza".

Anche qui che dovremmo dire, ma vai a leggerti i numeri! La maggior parte dei femminicidi viene fatta nelle famiglie! Dove sarebbe questa uguaglianza!? E dovremmo dire a Valditara di andarsi a studiare un po’ di storia perchè non capisce veramente niente! Non è del sistema patriarcale della preistoria che si sta parlando, ma di atteggiamenti, concezioni, di pratiche patriarcali che tuttora sono presenti e che proprio il moderno fascismo, che questo governo e questi ministri spandono a piene mani, sta modernizzando, sviluppando un humus che riprende e porta oggi nella quotidianità idee e concezioni patriarcali che alimentano i femminicidi, gli stupri, oggi in reazione al fatto che le donne, le ragazze - pensiamo a uno degli ultimi femminicidi, quello di Aurora - vogliono rompere i legami e, a fronte di queste decisioni, ecco che gli uomini che odiano le donne uccidono, è una reazione di odio fascista che alimenta il patriarcalismo.

Ma questo ministro Valditara - ma è imbarazzante chiamare “ministri” certa gentaglia - dovrebbe organizzare dei corsi nelle scuole di educazione sessuale, dei gruppi di discussione, di auto consapevolezza tra gli studenti delle superiore? Ma per piacere! Cacciamolo!

E c'è anche altro. Valditara non sta facendo solo queste esternazioni sulla questione dei femminicidi, degli immigrati, del patriarcato, ma in questi giorni il ministero dell'Istruzione ha bandito un concorso per promuovere tra gli studenti e le studentesse le forze armate, la guerra, a pochi giorni dal 25 novembre.

È bene che anche chi crede ancora che dalla scuola debba partire l'educazione contro la violenza sessuale si renda conto che proprio dalla scuola, da questa scuola, invece, parte l'esaltazione della peggiore violenza, quella delle guerre imperialiste e dell'esaltazione delle forze armate, che mira a promuovere una cultura improntata alla guerra e al militarismo, con chiari richiami ad una educazione di stampo fascista. La proposta - basta leggere il bando di questo concorso - insiste sull'importanza di valori come disciplina, gerarchia, addestramento militare, tutti valori di stampo fascista, introducendo elementi che sembrano voler normalizzare la preparazione al conflitto e l'obbedienza cieca come parte integrante della formazione dei cittadini.

Da un lato usa i femminicidi per attaccare i migranti in maniera squallida razzista, dall'altro porta nelle scuole l'esaltazione della guerra, delle forze armate che non è che non abbia influenza e ricadute su idee e comportamenti sbagliati che ci sono anche tra i ragazzi.

Una esaltazione nei ragazzi di uno spirito di sopraffazione, di maschilismo, che verso le ragazze significa inevitabilmente idee e pratiche sessiste, fasciste, di possesso. Tra l'altro in una scuola in cui anche quotidianamente ci sono atteggiamenti maschilisti che però non vengono contrastati dalla maggior parte degli insegnanti e sicuramente non vengono contrastati dall'alto, da chi dirige il ministero dell'Istruzione, anzi, vengono incentivati.

E siamo a pochi giorni dal 25 novembre - che altro dobbiamo sentire e vedere? Ma non si tratta chiaramente solo del 25 novembre, si tratta di tutti i giorni in cui non possiamo far passare queste concezioni marce, frutto di questo sistema del Capitale e frutto in particolare, oggi, di questo governo che esalta tutte le idee e le pratiche fasciste.

Noi dobbiamo dire che questo ministro Valditara deve andare via, che questo governo Meloni, da Salvini a Roccella, a tutti gli altri ministri che sono uniti su queste concezioni devono andare via. Questo governo deve essere rovesciato altrimenti se non c'è questa lotta, se si cerca unicamente di migliorare questo sistema, i femminicidi continueranno, purtroppo continueranno.

Taranto - Volantinaggio alle scuole questa mattina

19/11/24

Valditara, un ministro fascio-patriarcale insopportabile! - Taranto: proletaria antimilitarista contesta la parata guerrafondaia - Da ORE 12

 

L’ira di Elena Cecchettin: “Mia sorella uccisa da un bianco perbene. Il governo fa propaganda”

Valditara copre i violentatori, assassini italiani e vigliaccamente strumentalizza Giulia e il dolore dei suoi familiari per attaccare i migranti- Valditara e questo governo devono essere cacciati! 

di Rosario Di Raimondo
...“È stato il vostro bravo ragazzo”, è la frase che il 18 novembre di un anno fa, nel giorno del ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, sua sorella Elena rilanciò sui social. Assieme a un’altra: “Bruceremo tutto”. E poi, nei giorni successivi: “Io non starò mai zitta, non mi farete mai tacere”. L’eco di quelle parole è riecheggiata ieri, alla fine di una giornata che doveva essere di ricordo e soprattutto impegno, segnata invece dalle parole di un ministro che ha ridotto le riflessioni sul patriarcato a inutile “ideologia” e ha associato l’immigrazione alla violenza di genere...
...nel pomeriggio, pur senza citare il titolare dell’Istruzione né gli altri esponenti politici presenti all’iniziativa romana, Elena Cecchettin ha pubblicato questo messaggio su Instagram: “Forse, se invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano e “per bene”, si ascoltasse non continuerebbero a morire centinaia di donne nel nostro paese ogni anno”.
C’era tanto rumore, quel freddo 5 dicembre, grazie ai diecimila in piazza. Ne aveva fatto altrettanto Elena Cecchettin nei giorni precedenti, costringendo il leader della Lega Matteo Salvini (il partito di Valditara), in quelle ore insolitamente garantista dopo l’arresto di Turetta, ad aggiustare il tiro sulla vicenda. La sorella di Giulia lo aveva attaccato condividendo questo messaggio: “Ministro dei trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta. Perché bianco, perché di ‘buona famiglia’. Anche questa è violenza, violenza di Stato”.

18/11/24

Irruzione delle compagne di Taranto alla "fiera" militarista, contro l'esercitazione nazionale interforze e la kermesse che ha occupato la città

E' stata anche buttata a terra 
 la sagoma con tuta mimetica per far fare le foto ai bambini e i militari sono stati costretti a toglierla

 

Il Ministero dell'Istruzione bandisce un concorso per promuovere le Forze armate, la guerra tra gli studenti e le studentesse - Che abbia la giusta risposta

Chi ancora crede (e viene detto, scritto anche in occasione del 25 novembre - giornata internazionale contro la violenza sessuale sulle donne) che dalla scuola deve partire l'educazione contro la violenza sessuale si renda conto che proprio dalla scuola, invece parte l'esaltazione della peggiore violenza, quella delle guerre imperialiste e dell'esaltazione delle Forze armate.

Il Ministero dell’Istruzione, il famigerato Valditara, ha bandito un concorso nazionale nelle scuole che mira a promuovere una cultura improntata alla guerra e al militarismo, con chiari richiami a un'educazione di stampo fascista. La proposta insiste sull'importanza di valori come disciplina, gerarchia e addestramento militare, introducendo elementi che sembrano voler normalizzare la preparazione al conflitto e l'obbedienza cieca come parte integrante della formazione dei cittadini.

Pubblichiamo tutto il bando, perchè in ogni sua parte è pregno di questi valori improntati da una logica moderno fascista, ed è necessario subito tra gli studenti, le studentesse attaccarlo e "buttarlo nel cesso".


17/11/24

Vogliono insegnare ai bambini a fare la guerra, a sparare... Da Taranto a Palermo

TARANTO
- All'esercitazione nazionale interforze che prevede anche un'occupazione della città con gare sportive, eventi, "pasta party", ecc. E cìè anche per i bambini!
OGGI ALLA PARATA-SHOW DI TUTTE LE FORZE-DELL'ORDINE- ARMATE... I BAMBINI POTRANNO GIOCARE ALLA GUERRA
INFATTI A mia domanda... la risposta di un militare in tuta mimetica: questa sagoma e' per far fare le foto ai bambini...
P.S. aggiungo che la sagoma fa parte di tutto un contesto che non e' da meno. Tutti i manichini presenti sono armati di tutto punto...
Una compagna di Taranto

PALERMO
- Lo Slai Cobas per il sc denuncia come gravissimo quanto accaduto a Palermo nella scuola statale Borsellino, dove alcuni giorni fa all’interno di una iniziativa didattica per la sicurezza stradale alcuni vigili urbani, simulando un arresto, con l’ausilio di un cane addestrato hanno sparato colpi di pistola a salve davanti ai piccoli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.
I bambini in particolare della scuola dell’infanzia si sono impauriti e hanno iniziato a piangere, si legge in un quotidiano locale “«Papà lo sai questa mattina hanno sparato a scuola per uccidere il cattivo, si è sentito dire un genitore dalla figlia di 4 anni appena tornata dall’asilo. “Lo giuro, per un secondo mi si è gelato il sangue nelle vene – racconta il genitore – poi mi ha spiegato cosa era successo e sono rimasto sconvolto, senza parole» (da La Repubblica Palermo).
E’ paradossale che la Dirigente Scolastica che ha subito preso le distanze dall’iniziativa non sapesse nei dettagli come questa sarebbe stata svolta, così come minimo sono ipocrite le scuse del Comandante dei vigili urbani alle famiglie dei bambini mentre ha fatto presente che da ora in poi queste iniziative non si organizzeranno più nelle scuole di primo grado ma alle superiori si. Per gli studenti delle scuole di secondo grado nella scuola attuale che tanto piace al governo Meloni le esercitazioni militari e poliziesche vanno bene!
Ed è stato assolutamente vergognoso utilizzare, per giustificarsi, il fatto che parecchi bambini della scuola primaria abbiano applaudito, ma i bambini sono bambini appunto e in generale seguono gli esempi, le incitazioni che arrivano dai cosiddetti adulti, da chi li dovrebbe educare, vedi alcune maestre che hanno incitato i bambini ad applaudire come si sente nel video pubblicato e diffuso sui mass media.
Da più parti si è sollevato nell’immediato lo stesso interrogativo: cosa c’entrano gli spari, la simulazione di un’azione repressiva con una iniziativa didattica volta alla sicurezza stradale?
E se l’interrogativo è logico e naturale, purtroppo invece non c’è affatto da sorprendersi poiché anche questa negativa “lezione” fatta nella scuola di Palermo si inserisce nella concezione e azione concreta del governo Meloni/Valditara che mentre si riempie arrogantemente la bocca di “legalità” a scuola, di “educazione alla convivenza civile” di “educazione civica” e via dicendo, nei fatti vuole invece sempre più imporre una scuola che deve sempre più essere quella dell’alternanza scuola-lavoro al servizio della logica militare e della guerra, quella in cui agli studenti si insegna come usare il manganello, vedi l’osceno caso di Genova, la scuola del voto in condotta e della repressione, dell’umiliazione degli studenti alla Valditara maniera e contemporaneamente della loro irregimentazione, e come si vede già sin da quando sono piccoli.
Esprimendo solidarietà agli alunni e ai genitori che hanno giustamente protestato, non possiamo che ribadire che questa scuola deve essere rigettata e combattuta ma per farlo occorre lottare ad ampio raggio contro il governo Meloni.
Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo