da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 19/11
Ma è mai possibile che ministro dell'Istruzione debba essere Valditara che porta avanti discorsi stupidi, da ignorante come minimo, e da fascista, da reazionario nella sostanza?
Non ne perde una Valditara. In questi giorni sta facendo delle dichiarazioni che qualsiasi ragazzo, qualsiasi uomo non li farebbe neanche in un bar. E questo invece è un ministro che detta i principi, le regole di insegnamento nelle scuole.
L'ultima uscita è stata a pochi giorni dal 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in cui Valditara, in occasione della celebrazione della Fondazione intestata a Giulia Cecchettin che il padre di Giulia ha voluto costruire, strumentalizzando in maniera veramente vergognosa il femminicidio di Giulia di un anno fa ha fatto dichiarazioni oscene che hanno teso a sminuire, nascondere le violenze sessuali fatte dagli uomini italiani e bianchi e la realtà di oppressione, di morte che è la famiglia.
Ha detto che in realtà "le violenze sono legate a forme di marginalità e di devianza discendenti dall'immigrazione illegale". Quindi ha usato Giulia, che è stata uccisa da un ragazzo italianissimo,- l'ha gridato anche in questa occasione la sorella - considerato “bravo ragazzo”, per attaccare in maniera razzista, stupida i migranti; calpestando così il ricordo di Giulia che invece deve essere sempre presente, perché tante donne, ragazze - almeno 100 finora quest'anno - continuano ad essere uccise, e per questo è necessario non solo mantenere il ricordo ma fare una battaglia quotidiana contro gli uomini che odiano le donne, contro questa guerra di bassa intensità contro le donne e che viene fatta nella stragrande maggioranza da uomini italiani. Una commissione d'inchiesta istituzionale ha documentato che nel 2022 il 78% dei femminicidi (ma oggi siamo arrivati al 90% dei femminicidi) viene commesso da uomini italiani, considerati o bravi padri, mariti di famiglia, o anche ben conosciuti dalle forze dell'ordine ma che possono tranquillamente andare in giro ad uccidere le donne.
Come Salvini che l'altro giorno nella trasmissione “Otto e mezzo” di fronte a una contestazione sulla vicenda immigrati/Albania se n’è uscito dicendo: “ma volete che questi vengano in Italia? E poi il giorno dopo questi immigrati stuprano, uccidono….”.
Ma si può avere un governo, dei ministri che dicono queste stronzate?
Valditara se ne deve andare immediatamente, non può essere il ministro dell'Istruzione!
Invece Valditara va avanti. Ha detto poi che "il patriarcato è finito nel 1975 con il diritto di famiglia che avrebbe sostituito la famiglia fondata sulla gerarchia, quella fondata sull'uguaglianza".
Anche qui che dovremmo dire, ma vai a leggerti i numeri! La maggior parte dei femminicidi viene fatta nelle famiglie! Dove sarebbe questa uguaglianza!? E dovremmo dire a Valditara di andarsi a studiare un po’ di storia perchè non capisce veramente niente! Non è del sistema patriarcale della preistoria che si sta parlando, ma di atteggiamenti, concezioni, di pratiche patriarcali che tuttora sono presenti e che proprio il moderno fascismo, che questo governo e questi ministri spandono a piene mani, sta modernizzando, sviluppando un humus che riprende e porta oggi nella quotidianità idee e concezioni patriarcali che alimentano i femminicidi, gli stupri, oggi in reazione al fatto che le donne, le ragazze - pensiamo a uno degli ultimi femminicidi, quello di Aurora - vogliono rompere i legami e, a fronte di queste decisioni, ecco che gli uomini che odiano le donne uccidono, è una reazione di odio fascista che alimenta il patriarcalismo.
Ma questo ministro Valditara - ma è imbarazzante chiamare “ministri” certa gentaglia - dovrebbe organizzare dei corsi nelle scuole di educazione sessuale, dei gruppi di discussione, di auto consapevolezza tra gli studenti delle superiore? Ma per piacere! Cacciamolo!
E c'è anche altro. Valditara non sta facendo solo queste esternazioni sulla questione dei femminicidi, degli immigrati, del patriarcato, ma in questi giorni il ministero dell'Istruzione ha bandito un concorso per promuovere tra gli studenti e le studentesse le forze armate, la guerra, a pochi giorni dal 25 novembre.
È bene che anche chi crede ancora che dalla scuola debba partire l'educazione contro la violenza sessuale si renda conto che proprio dalla scuola, da questa scuola, invece, parte l'esaltazione della peggiore violenza, quella delle guerre imperialiste e dell'esaltazione delle forze armate, che mira a promuovere una cultura improntata alla guerra e al militarismo, con chiari richiami ad una educazione di stampo fascista. La proposta - basta leggere il bando di questo concorso - insiste sull'importanza di valori come disciplina, gerarchia, addestramento militare, tutti valori di stampo fascista, introducendo elementi che sembrano voler normalizzare la preparazione al conflitto e l'obbedienza cieca come parte integrante della formazione dei cittadini.
Da un lato usa i femminicidi per attaccare i migranti in maniera squallida razzista, dall'altro porta nelle scuole l'esaltazione della guerra, delle forze armate che non è che non abbia influenza e ricadute su idee e comportamenti sbagliati che ci sono anche tra i ragazzi.
Una esaltazione nei ragazzi di uno spirito di sopraffazione, di maschilismo, che verso le ragazze significa inevitabilmente idee e pratiche sessiste, fasciste, di possesso. Tra l'altro in una scuola in cui anche quotidianamente ci sono atteggiamenti maschilisti che però non vengono contrastati dalla maggior parte degli insegnanti e sicuramente non vengono contrastati dall'alto, da chi dirige il ministero dell'Istruzione, anzi, vengono incentivati.
E siamo a pochi giorni dal 25 novembre - che altro dobbiamo sentire e vedere? Ma non si tratta chiaramente solo del 25 novembre, si tratta di tutti i giorni in cui non possiamo far passare queste concezioni marce, frutto di questo sistema del Capitale e frutto in particolare, oggi, di questo governo che esalta tutte le idee e le pratiche fasciste.
Noi dobbiamo dire che questo ministro Valditara deve andare via, che questo governo Meloni, da Salvini a Roccella, a tutti gli altri ministri che sono uniti su queste concezioni devono andare via. Questo governo deve essere rovesciato altrimenti se non c'è questa lotta, se si cerca unicamente di migliorare questo sistema, i femminicidi continueranno, purtroppo continueranno.