Questa mattina in via Diego Peluso un uomo, per gelosia, ha prima massacrato di botte, poi inferto coltellate alla fine dato fuoco ad una donna, sua ex compagna. Poi si è consegnato ai carabinieri chiamati dalla gente e a fronte della grida della donna, originaria della biellorussia.
"Meritava di morire", ha detto l'uomo. La colpa della donna - ancora una volta come purtroppo tante altre volte accade anche a Taranto - era di non volerlo più, di voler rompere il loro legame.
Ma vogliamo mandare un forte messaggio agli uomini che odiano le donne:
A Taranto le donne si vanno organizzando, si uniscono, alzano la testa, fanno lo sciopero delle donne - come il 25 novembre -; non vogliono più accettare di essere oppresse e subire violenze. E lottano perchè tutta la vita deve cambiare!
Il 28 febbraio, in occasione del processo di Carmela contro i suoi stupratori saremo di nuovo in piazza; lo stesso faremo l'8 marzo.
La nostra ribellione vi farà paura!
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario - Taranto
Nessun commento:
Posta un commento