Il 22 giugno saremo, come da anni in ogni processo contro gli stupratori di Carmela, al Tribunale di Taranto.
Non ci possono fermare certo nè le pressioni degli avvocati dei tre stupratori che vogliono lo spostamento del processo in altra sede per incompatibilità ambientale, a causa - come hanno detto - delle"manifestazioni di protesta del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario davanti al Tribunale"; nè le non tanto velate minacce degli stupratori e dei loro familiari a nostre compagne, con riferimenti a"macchine e porte che possono bruciare".
Chi vuole il silenzio, vuole che non si faccia in realtà nessun processo evuole violentare e uccidere per l'ennesima volta Carmela.Ma la protesta, la denuncia forte, l'iniziativa continua ad ogni udienza del MFPR, l'instacabile battaglia del padre di Carmela che nelle scorsesettimane ha fatto anche un presidio sotto il Ministero della (in)Giustizia a Roma, ottenendo un incontro e purtroppo solo promesse,lo sta impedendo!
Ma ciò che è anche inaccettabile e vergognoso è che in questa battaglia anche le donne istituzionali o di "movimento" che si riempiono la bocca, che fanno convegni sulla violenza contro le donne, non ci sono!
In una situazione in cui troppe donne nella nostra provincia vengono violentate, uccise, ultima, una donna di Laterza, noi dobbiamo fare del processo di Carmela un simbolo di lotta contro la violenza maschile, la doppia violenza da parte delle Istituzioni e di questo sistema sociale,contro l'oltraggio di una magistratura complice.
QUESTO LO DOBBIAMO FARE PER CARMELA E PER TUTTE LE DONNE!
Movimento Femminista Proletario RivoluzionarioTaranto- mfpr@libero.it
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