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Niente premio alle dipendenti di Poste Italiane in maternità: colpevole di aver negato il premio di produzione alle donne in congedo di maternità
Nel 2007 Poste Italiane aveva ricevuto un prestigioso riconoscimento chiamato "Bollino Rosa S.O.N.O. – Stesse Opportunità Nuove Opportunità”, promosso dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, teso a valorizzare e premiare le aziende che si impegnano sul fronte delle Pari Opportunità.
In questi ultimi anni, infatti, Poste Italiane non solo ha equiparato i redditi tra uomini e donne, ma aveva anche riconosciuto alle donne in congedo obbligatorio dei premi di produzione.
Quest'anno si volta pagina: Poste Italiane ha deciso di non riconoscere il premio di produzione di 140 euro alle donne che nell'ultimo anno sono state in congedo di maternità obbligatorio e non lo ha riconosciuto nemmeno ai dipendenti assenti a causa di malattie, anche, gravi, come i tumori.
La decisione di non riconoscere il premio di produzione alle donne incinte e neomamme è stata presa da Poste Italiane in accordo con quattro organizzazioni sindacali - UilPoste, Failp-Cisal, ConfsalCom e UglCom - che rappresentano il 22% delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda. Per motivare formalmente questo accordo, l'astensione di maternità viene equiparata all'assenza per malattia.
Nel 2007 Poste Italiane aveva ricevuto un prestigioso riconoscimento chiamato "Bollino Rosa S.O.N.O. – Stesse Opportunità Nuove Opportunità”, promosso dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, teso a valorizzare e premiare le aziende che si impegnano sul fronte delle Pari Opportunità.
In questi ultimi anni, infatti, Poste Italiane non solo ha equiparato i redditi tra uomini e donne, ma aveva anche riconosciuto alle donne in congedo obbligatorio dei premi di produzione.
Quest'anno si volta pagina: Poste Italiane ha deciso di non riconoscere il premio di produzione di 140 euro alle donne che nell'ultimo anno sono state in congedo di maternità obbligatorio e non lo ha riconosciuto nemmeno ai dipendenti assenti a causa di malattie, anche, gravi, come i tumori.
La decisione di non riconoscere il premio di produzione alle donne incinte e neomamme è stata presa da Poste Italiane in accordo con quattro organizzazioni sindacali - UilPoste, Failp-Cisal, ConfsalCom e UglCom - che rappresentano il 22% delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda. Per motivare formalmente questo accordo, l'astensione di maternità viene equiparata all'assenza per malattia.
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