Nel giro di 4 giorni due stupri, con caratteristiche simili, sono avvenuti in provincia di Taranto, il primo a Palagiano nella notte di sabato 16 maggio e il secondo a Laterza nella notte di mercoledì scorso. In entrambe le volte si è trattato di ragazzine di 17, 16 anni, e gli stupri sembrerebbero fatti da uno stesso uomo che aggredisce coppie di giovani appartati in macchina in zone disabitate, minaccia con la pistola il ragazzo e violenta la ragazza, e per ultimo li rapina. E' da tempo che nella provincia e a Taranto la situazione sta peggiorando, le violenze sessuali sono in netto aumento, sia in famiglia dove spesso si trasformano in omicidi, sia fuori, ma il prefetto di Taranto, la polizia di Taranto, in tutt'altre faccende affaccendato, dice che la situazione è sotto controllo. E i partiti, le donne dei partiti, anche di sinistra, continuano a fare campagna elettorale. E ogni nostro appello di organizzare una risposta di lotta alle violenze sessuali cadono purtroppo nel vuoto più assoluto. Negli stessi giorni è venuta fuori un'altra gravissima violenza che da tempo va avanti. E' uscita su pochissimi giornali ed è invece importante che rilanciamo con forza questa denuncia, ricordando che Mesi fa le detenute del Carcere di Rebibbia iniziarono una protesta, con la parola d'ordine: "il carcere non può essere la discarica abusiva di esseri umani "indesiderati, contro le condizioni di detenzione e le violazioni che ogni giorno vengono portate avanti nelle carceri. Nel carcere femminile di Genova Potedecimo due agenti della polizia penitenziaria per molto tempo hanno costretto alcune detenute a fare prestazioni sessuali, per avere in cambio qualche piccolo privilegio, o come contropartita di diritti negati. Queste violenze continue sono venute fuori perchè una delle detenute, marocchina, uscita incinta a seguito di queste violenza, ha dovuto abortire. Quanti altri episodi simili, soprattutto ai danni di detenute straniere, avvengono senza che vengano alla luce? In cui la polizia penitenziaria usa il suo potere repressivo non solo per negare o concedere diritti, ma anche per ricattare con al violenza le donne?
Movimento Femminista proletario Rivoluzionario - Taranto
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