08/05/09

Alle compagne dei collettivi femministi, alle giovani ribelli, alle lavoratrici.

Compagne, la violenza sessuale alla May Day pone urgentemente all'ordine del giorno la necessità irrinunciabile e non più rinviabile di una ripresa di una lotta chiara, visibile, in questa città, e non solo, da parte dei collettivi femministi, delle lavoratrici in lotta, delle compagne dei centri sociali contro la violenza sulle donne.

Lo stesso comunicato stampa degli organizzatori della May Day, su questo grave episodio, mostra l'arretratezza del movimento milanese - e non potrebbe essere altrimenti, vista la mancanza a Milano di una battaglia visibile, costante su questo aspetto che grava pesantemente sulla condizione delle donne-ma i commenti mostrano anche di peggio (si arriva a discutere se è stato giusto consegnare lo stupratore migrante irregolare alla polizia!).

Questo grave episodio ha mostrato come la mancanza di risposta di lotta delle donne, delle femministe di Milano su questo terreno fa sì che l'humus maschilista arriva a permeare anche settori di movimento. Fino a portare alla difesa del proprio spazio di movimento, dimenticando che di violenza sulle donne si tratta e l'aspetto principale non può essere la “salvaguardia” della manifestazione.

Per ogni donna stuprata e offesa siamo tutte parte lesa! Questa la parola d'ordine che ha animato le manifestazioni femministe. Occorre renderla viva e agente per riuscire a contrastare concretamente l'humus reazionario, maschilista, di violenza dispiegata contro le donne che, in questa città, raggiunge i neri primati delle violenze in famiglia, nei luoghi di lavoro, per le strade.


A partire da queste prime, brevi valutazioni crediamo sia necessario che ci si assuma la responsabilità e l'onere di aprire un serio confronto per cambiare l'attuale inadeguatezza e porsi l'obiettivo di costruire una rete con lo scopo di contrastare sul campo sessismo, maschilismo, uso strumentale del corpo delle donne per far passare le politiche securitarie.


Milano, 5 maggio 2009

movimento femminista proletario rivoluzionario Milano

contatti: mfprmi@libero.it 333/9415168

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