22/12/19

NO AL DECRETO TAGLIA POSTI DI LAVORO E ORE ALLE LAVORATRICI E LAVORATORI PULIZIA SCUOLE STATALI



A gennaio scendiamo in lotta!

Il 19 dicembre il decreto legge, per cui dal primo marzo 11.263 dei lavoratori degli appalti pulizie scuole statali dislocati in tutte le province italiane passeranno alle dipendenze dello Stato con la qualifica di ATA, é passato con il voto di fiducia. Ma gli 11.263 posti previsti non bastano per tutti i lavoratori che sono in realtà 16.000, di cui la stragrande maggioranza sono donne.
Questo porterà come primo effetto ad esuberi anche dell'80%, soprattutto nelle province del sud che sono doppiamente penalizzate essendo concentrati qui la maggioranza delle lavoratrici e lavoratori.
A questo si aggiunge una riduzione di ore e di salario, portando l'orario da 24, e alcuni da 36 ore settimanali, a 18 ore settimanali! Tanto al governo dei poveracci che dovranno campare con 500 euro al mese non gliene frega niente, l'importante sarebbe, dicono, che i lavoratori saranno internalizzati e dovranno godere di questa opportunità... Poi se 5000 lavoratori rimarranno fuori o a pochissime ore è di secondaria importanza.
Il decreto pone requisiti capestro e assurdi per dividere i lavoratori in serie A (si fa per dire...) e serie B, vale a dire coloro che non hanno 10 anni di anzianità, che sono privi del titolo di studio o che hanno carichi pendenti, restano fuori!
Basta vedere quello che succederebbe a Taranto, dove non ci fanno mancare niente in fatto di miseria, disoccupazione, precarietà, tra esuberi operai ex Ilva, lavoratrici degli appalti comunali che devono barcamenarsi  per campare con pochissime ore e pochissimo salario. Le centinaia di lavoratrici e lavoratori delle pulizie delle scuole statali che avevano sperato in un miglioramento si ritroveranno invece una parte buttati in mezzo alla strada, essendo i posti per la provincia e la città di Taranto solo 420 e perché molti non rientrano nei requisiti capestro, o a 18 ore settimanali a fronte di lavoratori che con le ditte ne facevamo anche il doppio.
La maggioranza siamo donne, e spesso da sole con figli da mantenere perché disoccupati. Questo vorrà dire per noi doppio attacco, ributtarci a casa!
Questo non lo permetteremo!
Nel 2007 quando il governo tagliando i fondi aveva posto aut aut: o tagli dei posti o riduzione dell'orario giornaliero a sole 2 ore. Allora ci ribellammo con una lotta dura e prolungate per settimane, in massa bloccammo la città; e solo questa rivolta ci permise di respingere i licenziamenti e ottenere una cigs in deroga che copriva al 100% le ore in meno.
Adesso scendere subito in lotta per cambiare il decreto ammazza precari é di nuovo indispensabile!
Invitiamo tutte le lavoratrici di Taranto e provincia a partecipare a un'assemblea che si terrà il 9 gennaio ore 18 presso Slai cobas per il sindacato di classe, per organizzarci e far sentire forte la nostra rabbia.
Facciamo appello alle lavoratrici di ogni città a collegarci, per scendere in lotta insieme a livello nazionale.

Fiorella Masci
3339199075

lavoratrice pulizia
Taranto

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