India: lettera dal carcere del Prof Saibaba a
sua moglie Vasanta per il giorno del suo
compleanno
Auguri di compleanno dal carcere
Vasantha cara,
ti auguro un buon compleanno.
Spero che questa lettera arrivi puntuale nel giorno del tuo compleanno. Tanti
di questi giorni felici. So come ti possa sentire male senza la mia presenza in
questo giorno. Lo Stato ha deciso di separarci e ha anche deciso di
distruggerci. In 26 anni della nostra vita coniugale, non l’abbiamo finalizzata
alle comodità o alla crescita individuale. In 36 anni insieme, si è sperato e
lavorato per la società. In questo contesto, posso solo dire che è necessario
che continui con ferma convinzione a lavorare per i diritti del popolo in mia
assenza. La mia prigionia e la mia assenza non devono scoraggiarti. Oggi nel
giorno del tuo compleanno, torna a prendere la decisione di affrontare le avversità,
questa brutalità inflitta a noi, questa violenza perpetrata verso di noi.
Questo caso, questo processo e la
mia detenzione in questa prigione non sono una vergogna per noi. Questi atti
dello Stato sono davvero una vergogna per la democrazia. Abbiamo sognato una
società migliore, abbiamo aspettato per il giorno in cui le disuguaglianze
sociali, la libertà, i diritti civili e democratici degli oppressi, i dalit,
gli adivasi, le donne, la minoranza disabile finissero. Continuiamo a mantenere
questi valori e a lavorare per il miglioramento della condizione dei settori
emarginati del popolo per giungere ad una vera democrazia nella nostra società.
Possono cercare di schiacciare le
nostre speranze, i nostri sogni, ma non possono impedirci di sognare ancora, di
nutrire ancora speranze nei nostri cuori. Il caso falso, la montatura giudiziaria,
e le modalità dubbie per mantenermi in carcere non devono scoraggiarti,
costringendoti a perdere le speranze. Per me, il tuo compleanno è sempre
importante, sempre mi porta gioia. Devi essere felice in questo giorno. Noi
siamo piccole persone che lavorano per i diritti delle piccole persone in
piccoli modi. Perché questo Stato gigantesco teme le nostre speranze, il nostro
amore, i nostri sogni? Abbiamo fatto qualcosa di sbagliato a qualcuno? Dobbiamo
forse fare del male a qualcuno? Perché violano le nostre vite? Perché i sogni
vengono criminalizzati? Perché le speranze schiacciate? Possiamo vivere nel nostro proprio mondo, nel nostro proprio piccolo mondo
sognante, affannandoci contro il violento attacco disumano ai nostri sogni? Cosa
ci dà la forza in questo momento a te e a me?
Nel giorno di questo compleanno
quest'anno cosa posso darti? Che cosa mi è rimasto? Lo stesso amore! Il
medesimo amore che è scoppiato tra di noi quando ci siamo incontrati la prima
volta durante i giorni di scuola. Hai dato più amore di quanto potessi mai
dartene io in tutte le nostre vite. Posso ancora darti gli stessi sogni che
condividiamo sin dai amati giorni della nostra adolescenza.
Adesso sei la combattente in lotta per la mia libertà. Non scoraggiarti
in questi giorni bui, non dobbiamo perdere le nostre speranze e sogni, il
buio non può oscurare la luce in modo permanente. Queste non sono parole vuote.
Queste non sono frasi retoriche. La storia ha dimostrato più volte che i nostri
sogni non sono vuoti. Le nostre speranze non sono sciocchezze idealiste. Noi
vinceremo.
Nel tuo compleanno quest'anno
dietro queste sbarre, mi dedico ancora al tuo amore. Rafforzo il mio coraggio,
le mie speranze e sogni per il tuo amore. Ho fatto quello che ho fatto nella
mia vita finora perché eri come un faro che spargeva amore in tutta la mia vita.
Cento di questi giorni
Tuo, con amore, Sai
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