Sabato 28 dicembre 2024, Shatha Al Sabbagh, 22 anni, studentessa di giornalismo presso l'Università aperta di Al Quds, è stata uccisa con un colpo di pistola alla testa da un membro dei servizi di sicurezza traditori dell'Autorità Palestinese.
Questo assassinio è il sesto dall'inizio dell'offensiva dell'Autorità palestinese lanciata il 4 dicembre sul campo di Jenin. Questo raid omicida è una dimostrazione della collaborazione attiva dell'Autorità Palestinese con il progetto coloniale sionista.
Figlia del campo di Jenin, Shatha era impegnata nella costante ricerca della giustizia e della verità per il suo popolo. Suo fratello, Moatasem Sabbagh, era un combattente della resistenza ed è stato ucciso dall'occupazione durante un raid nel campo.
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