22/04/12

Si suicida in commissariato per non essere rimpatriata

(ANSA) - TRIESTE, 16 APR - Una cittadina ucraina, Alina Diachuk, di 33 anni,  si e' tolta la vita impiccandosi con la cordicella della felpa all'interno di una stanza nel  Commissariato di Villa Opicina (Trieste), dove vengono temporaneamente trattenute le persone straniere in attesa di essere accompagnate alla frontiera. La donna era stata scarcerata sabato scorso, dopo essere stata arrestata dalla Polizia di Gorizia lo scorso 30 giugno per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e associazione a delinquere. (ANSA).


TRIESTE - L'impianto di telesorveglianza del commissariato di Villa Opicina  (Trieste), dove ieri, 16 aprile, si e' suicidata una trentaduenne ucraina, Alina Djachuk, e' stato sottoposto a sequestro dalla Procura di Trieste.
A breve, il sostituto procuratore Massimo De Bortoli dovrebbe disporre una perizia tecnica sulle immagini. ''Stiamo cercando di ricostruire i fatti - ha spiegato il Procuratore Capo Michele Dalla Costa - poi vedremo se sara' ipotizzabile la responsabilita' di qualcuno per la morte della donna che - ha sottolineato - era libera''.

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