(ANSA) - TRIESTE, 16
APR - Una cittadina ucraina, Alina Diachuk, di 33 anni, si e' tolta la
vita impiccandosi con la cordicella della felpa all'interno di una stanza nel
Commissariato di Villa Opicina (Trieste), dove vengono temporaneamente
trattenute le persone straniere in attesa di essere accompagnate alla
frontiera. La donna era stata scarcerata sabato scorso, dopo essere
stata arrestata dalla Polizia di Gorizia lo scorso 30 giugno per
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e associazione a
delinquere. (ANSA).
TRIESTE - L'impianto di telesorveglianza del commissariato di Villa Opicina (Trieste), dove ieri, 16 aprile, si e' suicidata una trentaduenne ucraina, Alina Djachuk, e' stato sottoposto a sequestro dalla Procura di Trieste.
A breve, il sostituto procuratore Massimo De Bortoli dovrebbe disporre una perizia tecnica sulle immagini. ''Stiamo cercando di ricostruire i fatti - ha spiegato il Procuratore Capo Michele Dalla Costa - poi vedremo se sara' ipotizzabile la responsabilita' di qualcuno per la morte della donna che - ha sottolineato - era libera''.
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