Le lavoratrici e i lavoratori, organizzati nello Slai cobas per il sindacato di classe, determinati hanno detto BASTA ad una condizione di sfruttamento, precarietà, di frequenti minacce di licenziamento, che dura da anni e che in particolare per le donne è doppiamente pesante, se si pensa anche come in una città del sud come Palermo il tasso di disoccupazione femminile è tra i più alti: stipendi non pagati per mesi lavorare senza avere mai ricevuto uno straccio di copia di contratto, un contratto davvero anomalo, sulla carta è a tempo indeterminato ma nei fatti le lavoratrici e i lavoratori vengono sospesi nelle pause delle vacanze natalizie e pasquali e nei tre mesi estivi, sospesi significa che rimangono a casa, non percepiscono lo stipendio ma non possono neanche chiedere la disoccupazione all'Inps proprio perché il contratto è a tempo indeterminato se ti assenti qualche giorno di malattia in più vieni spostato arbitrariamente da una scuola all'altra per punizione, se l'alunno che assisti si assenta vieni rimandato a casa e si viene pagati solo per un'ora Se da un lato le cooperative agiscono contro i lavoratori attraverso forme che rasentano il caporalato, dall'altro questa condizione di lavoro è causata anche da alcuni vincoli posti dalla Provincia nel capitolato di appalto, per esempio le sospensioni dal lavoro nelle pause estive
In particolare le lavoratrici, costrette quando sono state assunte a firmare il foglio delle dimissioni in bianco, armate di cartelli e bandiere hanno protestato con slogan, denunciando anche al megafono i “capetti” delle cooperative che ancora il giorno prima avevano cercato in tutti i modi di impedire loro di partecipare all'assemblea sindacale indetta sotto la Provincia fino a minacciarli di licenziamento. Ma insieme ai loro colleghi di lavoro non si sono fatte ricattare, al contrario hanno espresso tutta la loro rabbia, da dieci anni non avevano mai fatto un'assemblea sindacale o uno sciopero anche perché molti di loro dicono che "la Cgil sindacato da cui ci siamo cancellate non ha fatto mai nulla a nostro favore!!!"
Durante il presidio forte è stata espressa la solidarietà a tutte le operaie e gli operai, lavoratrici e lavoratori, precari e e precari che che in questa fase stanno subendo licenziamenti, cassa integrazione, sempre più precarietà, in particolare un messaggio è stato rivolto alle tante donne che da giorni sostengono la lotta dei loro mariti e padri dei figli, gli operai licenziati della Delivery Email (indotto Fiat) in protesta sul tetto della fabbrica, bloccando l'ingresso delle merci ai cancelli , alle lavoratrici e lavoratori del call center OMNIA in lotta a Milano, alle colleghe/colleghi centralinisti delle cooperative dell'ospedale Civico di Palermo, licenziati in tronco, che hanno occupato per protesta i locali del loro posto di lavoro, alle tante precarie e precari della scuola in mobilitazione in tutta Italia.
Nel corso dell'assemblea una delegazione di lavoratori e lavoratrici è stata ricevuta dal Presidente della provincia Avanti che si è detto disponibile a discutere di alcuni aspetti del capitolato che scadrà a fine giugno 2010.
Palermo, 26/01/2010 Lavoratrici Slai Cobas per il sindacato di classe
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