Questo sistema borghese non può mai difendere le donne,
ma, ora più di prima, è il terreno ideale in cui crescono, vengono alimentate
ideologie, comportamenti maschilisti, fascisti, di "proprietà
privata" verso le donne.
Che differenza c'è tra un maschio che uccide la moglie
perchè ha una concezione marcia delle donne che non possono decidere della
propria vita e un senatore Pillon che dice a Roma che se loro "mettono al
centro la famiglia per le donne è finita"?
*****
L'avvocato del Centro Aiuto Donna di Bergamo:
"Marisa era in pericolo. Denunciò l’ex marito il 28 gennaio. La situazione
di rischio in cui si trovava Marisa era sotto gli occhi di tutti": l’ex
marito teneva sempre in tasca un taser (il dispositivo che dà scariche
elettriche) e un lungo coltello svizzero. Glieli aveva mostrati, dicendole “Mi
basta un attimo per usarli contro di te”, e sotto la minaccia di quelle armi
l’aveva costretta a un rapporto sessuale».
«Marisa quando è venuta al Centro (in via San Lazzaro a
Bergamo ndr) aveva già affrontato una lunga serie di maltrattamenti. Da subito,
dopo il matrimonio in Tunisia, il marito aveva rivelato la sua indole
violenta».
«Marisa è venuta al Centro Aiuto Donna circa dieci giorni
fa, sostenuta da mamma e sorella; quando ci ha raccontato cosa le stava
accadendo non abbiamo perso un minuto: i segnali del pericolo serissimo che
stava correndo c’erano tutti. Ho steso la denuncia contro il marito il 25
gennaio, lei l’ha firmata il 28. Abbiamo agito con la massima rapidità, per
mettere al sicuro Marisa. Non è bastato».
MFPR
Nessun commento:
Posta un commento