25/03/12

Invece che lavoro repressione... disoccupate/i in lotta a Napoli

INVECE CHE LAVORO SGOMBERATO IL PRESIDIO PERMANENTE DELLE DISOCCUPATE/I BROS DI NAPOLI

Niente lavoro, niente incontri, nessuna risposta, da una amministrazione, quella di De Magistris, che aveva fatto la sua campagna elettorale mettendo tra gli obiettivi principali il lavoro di 3000 disoccupati nella raccolta differenziata.
Ora sono rimaste solo le violenze delle istituzioni, della polizia.
Come ieri. Quando la polizia Polizia e i carabinieri hanno strappato con la forza i gazebo dei disoccupati, sgomberandoo il presidio che da due settimane i disoccupati Bros di Napoli, dopo varie lotte, manifestazioni, scontri, denunce, avevano organizzato sotto il municipio.
La stessa cosa che circa un anno e mezzo fa accadde ai Disoccupati Organizzati slai cobas di Taranto, con un bliz dei vigili, mandati, anche qui, dal "sinistro" sindaco.
"Teppismo" viene chiamata la lotta per il diritto al lavoro e ad un salario; "teppisti" vengono chiamati non quelli che da tanti anni calpestando il diritto al lavoro, si sono fatti soldi, hanno preso tangenti, ecc., ma donne, uomini che da anni non sanno più come tirare avanti, che vedono ogni giorno distruggere la loro vita e quella futura dei loro figli;
"associazione per delinquere, violenza e minacce" viene chiamata la dignità di disoccupati che invece di andare ad elemosinare ai politici, al sindaco, un posto clientelare, invece di buttarsi nella malavita, si organizzano e lottano per un diritto collettivo; "cattivi maestri" vengono chiamati chi si mette in prima fila, mettendo la sua intelligenza, il suo cuore nella lotta
e ricevendo, come il 15 marzo, per l'ennesima volta perquisizioni e denunce.

LA LOTTA PER IL LAVORO, PER IL SALARIO GARANTITO NON SI PUO' FERMARE!
ALLA REPRESSIONE, OCCORRE RISPONDERE ALLARGANDO IL FRONTE DI LOTTA, UNENDO LE DISOCCUPATE E I DISOCCUPATI IN UNA UNICA LOTTA, DA PALERMO A TARANTO, A NAPOLI, ECC.

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