Pubblichiamo volentieri il comunicato dell'mfpr. Per chi non lo avesse saputo, il gran suino e fascista Berlusconi, il 26 giugno all'Aquila per l'inaugurazione dei cantieri di Sant'Elia, si è rivolto algli operai così: "E le donne? Sarete mica gay, la prossima volta vi porto le veline".
Dare retta allo stomaco prima che alla testa può essere utile a comprendere la verità, anche da parte di certa ottusa sinistra. Gustatevi pure il video quindi, se ne avete lo stomaco!
Dare retta allo stomaco prima che alla testa può essere utile a comprendere la verità, anche da parte di certa ottusa sinistra. Gustatevi pure il video quindi, se ne avete lo stomaco!
Un saluto e un ringraziamento a chi lotta per cambiare questo stato di cose, senza ipocrisia.
Berlusconi e l'ottusità della “sinistra”.
Mentre le vicende di Berlusconi - tra veline elettorali, Noemi, festini-harem di Capodanno, donne in regalo ad una sotto umanità ricca e marcia, uso del potere e soldi pubblici e degli aerei di Stato per la corte del tragicamente ridicolo imperatore, ecc. - stanno mostrando sempre più una realtà emblematicamente espressione dell'humus nero, sporco, arrogante, di un sistema di potere che rivendica tutto questo come “normale”: normale rappresentazione delle donne, normale ruolo di un capo di governo (“Veline? No, sono donne in sintonia con il paese... ragazze normali, madri, signore che fanno la spesa... Il fatto di frequentare Noemi e gente normale gli consente (a Berlusconi) di percepire le grida che provengono dal paese... - da Il Tempo 25.5.09).
Mentre la concezione di Berlusconi e della sua corte (anche femminile) sulle donne, la considerazione del loro ruolo nella società, sono di fatto una cartina di tornasole, la punta di iceberg, dell'ideologia e del grado di inciviltà di una casta che, non potendo più nascondere e mentire, ormai rivendica pubblicamente come “legittima” espressione di un sentire di massa quel modo di vivere e di concezione (“chi è innocente scagli la prima pietra”, come dire: si sa che l'uomo è cacciatore - sono queste più o meno le giustificazioni di 'Libero' di domenica 21 giugno), dichiarando apertamente che la concezione del loro sistema è quella che noi chiamiamo sinteticamente “moderno medioevo”; quella per cui “Dio, Patria e Famiglia” vale per gli altri, deve essere imposta anche con la legge alla gente, ma non vale per sè.
Dalla “sinistra” ex parlamentare ed extraparlamentare emerge una scarsa comprensione di tutto questo.
Una ottusità politica (“gossip sconcio... di cui non se ne può più”) che non coglie che tutto lo schifo-imbarbarimento che sta emergendo sulle vicende “veline”, e che non è altra cosa dall'affossamento della giustizia, dalla dittatura personale antiparlamento, dal razzismo, non è altra cosa dallo sciacallaggio verso le popolazioni terremotate, dalle insostenibili performance all'estero, ecc., dal disprezzo verso la gente, è parte del moderno fascismo.
Se non si è ciechi o sciocchi adulatori della “democrazia borghese”, lo si potrebbe vedere chiaramente.
L'arroganza di Berlusconi e dei suoi diventa sempre più incompatibile con le regole della stessa Costituzione, e quindi foriera di “rotture” istituzionali di queste regole. Ma è chi indica ”il ridicolo tragico imperatore”, il “ciarpame senza pudore”, le sembianze sempre più volgari, imbarazzanti, “la sfrontatezza e la mancanza di ritegno” del sistema berlusconiano, che va considerato “non normale”, e, quindi, emarginato, infangato, represso (Vernica Lario è stata già considerata dalla più fedele stampa berlusconiana una sorta di demente o “puttana”).
Anche pacifici elogiatori del sistema berlusconiano, diventano quasi degli ossessi (vedi il 'celestiale' Bondi) a difesa/esaltazione di Berlusconi.
Ma esponenti delle forze di “sinistra” respingono con sdegno di essere “imbrigliati” nel terreno del “marciume della politica”, e dicono di voler parlare e interessarsi solo dei problemi “reali” della gente, degli effetti della crisi, dei problemi di lavoro e sociali.
Poi ci sono le donne della “sinistra” parlamentare, il cui imbarazzante silenzio – a parte qualche lodevole eccezioni di alcune giornaliste - rivela l'incapacità e la non volontà di lottare su un terreno che vada fuori dalla “normale” dialettica politico-parlamentare (...io l'ho vissuta con un tale senso di estraneità da far fatica a trovare le parole...” - Livia Turco; Tutta la vicenda è squallida ma “non mi permetto di intervenire, sono cose molto private” - Anna Finocchiaro; non serve una rivolta collettiva “basta una per tutte, io concordo con Rosi Bindi” - Debora Serracchiani – dall'art. di Daniela Preziosi su Il Manifesto 28/5).
Con Veronica Lario si è ripresentato quel processo per cui il “personale” quando si fa generale esce fuori dalla persona e impone un modo di vedere le cose appunto generale (il “personale è politico” sintetizzato e scoperto dal movimento femminista negli anni passati). Ma chi non vuole capire, non capisce e la “sinistra” in Italia è anche capace di uccidersi con le mani sue stesse.
Eppure siamo di fronte ad una prostituzione organizzata, ad un presidente del Consiglio che si fa primo magnaccia, circondandosi di decine e decine di ragazze, ragazzine comprate con ricchi regali, soldi e illusioni, che esprime e pratica la peggiore concezione delle donne come solo corpi, oggetti sessuali per il piacere di potenti bavosi; che organizza “casini dorati”, ecc. E senza neanche rischiare alcuna repressione, visto che una velina già Ministro ha fatto un decreto sulla prostituzione a misura del suo protettore Berlusconi: che da un lato reprime i clienti per la strada, organizza, alimentando anche l'humus 'securitario', la persecuzione delle prostitute immigrate e dall'altra legittima e tutela la prostituzione nelle 'Ville Certosa', dove la prostituzione si chiama, per camuffarla, con termini inglesi...
Ma queste donne della “sinistra” non si indignano, non scrivono un rigo di denuncia; con la scusa – alcune - di un imbarazzo e pudore a parlare su altre donne a interferire nella loro “libertà”.
Siamo di fronte al fatto che il curriculum delle donne candidate e poi anche parlamentari del maggior partito in Italia debba essere il passaggio dalle ville di Berlusconi o dal 'grande fratello'; al fatto che leggi che condizioneranno, tartasseranno la vita di milioni di persone, di donne, vengano decise da veline e clown; e si dice “basta a parlare di queste cose... parliamo dei fatti importanti”!? Ma scherzate, ottuse economiciste!?
La realtà sta sbattendo in faccia che nel far perdere terreno a Berlusconi, nel mostrare l'imperatore tragicamente ridicolo, stanno potendo più la denuncia di Veronica, il marciume e la corruzione elevata a sistema, la sua stessa arroganza, che i tanti provvedimenti economici antipopolari del governo, e la “sinistra” continua a glissare, a non cogliere neanche l'occasione per pretendere la rimozione di Berlusconi!
Dopo l'annuncio e minaccia di pubblicizzazione di tutte le foto dei festini, dopo che le ragazze partecipanti pagate di questi festini stanno cominciando a parlare, la situazione ha visto un ulteriore salto. Berlusconi ha posto sul tappeto in maniera isterica una questione di “eversione”, e quindi di “sicurezza” sua e “nazionale”; preme sui servizi segreti per un'“azione più convinta e determinata per liberare i suoi giorni da ogni possibile ombra. Soprattutto alla vigilia di importanti appuntamenti internazionali (l'atteso incontro con Obama, il G8 di luglio a L'Aquila)” – la Repubblica 12 giugno 09.
Contemporaneamente, ritorna a parlare Veronica Lario che sembra cambiare tono, facendo una sorta di dichiarazione “dovuta” e comunicando, senza un'apparente motivo di necessità, che lei ha sempre amato il marito e che ha impostato la sua vita in funzione del suo matrimonio e della sua famiglia.
Siamo di fronte, questo sì, ad un tentativo di “eversione” interna da parte del potere berlusconiano, ma nessuno della “sinistra” dice che questo Berlusconi non lo può fare, non gli è permesso; nessuno si batte seriamente per mandare via l'”eversore”.
La conseguenza sarà o una “normalizzazione” di tutto con, al limite, un maggior controllo su Berlusconi, o una sua necessaria rimozione, ma dall'interno, come azione del suo stesso governo e/o dei poteri forti economici, politici, ecclesiastici.
In entrambi questi casi, pur limitando e tagliando le punte incontrollabili e gli eccessi di marciume impresentabile soprattutto a livello internazionale, il percorso verso un moderno fascismo andrà avanti.
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
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