10/03/19

Milano 8 marzo di lotta, rosso, proletario, internazionalista




Sinteticamente si può racchiudere in queste parole d’ordine la guida per l’azione e il percorso seguito dalle compagne dell’mfpr per la costruzione dello sciopero delle donne dell’ 8 marzo, che ha visto l’azione simbolica dell’affissione dello striscione in piazzetta Transiti la sera prima de. Volantinaggi verso i posti di lavoro: sanità, uffici postali, scuole, logistica. Partecipazione ad assemblee sui posti di lavoro indette dalle RSU aziendali, assemblee pubbliche cittadine
L’iniziativa di lotta è stata organizzata sotto il Pirellone luogo simbolo scelto per rappresentare la lotta contro le politiche di questo governo, ma da cui da anni sono attuate politiche familiste, con il di più di razzismo che hanno fatto “scuola” alle amministrazioni locali. Particolarmente sentita la regionalizzazione in particolare in materia istruzione. Al presidio si sono unite lavoratrici della scuola (per la concomitanza con il carnevale ambrosiano le lezioni erano sospese, ma il personale ATA era in servizio), delle Poste, INPS, Regione. La notizia che la linea verde per effetto dello sciopero non stava andando è stata accolta con un’ovazione dal presidio. 
Alle lavoratrici che non hanno potuto raggiungere in tempo il presidio è stato dato appuntamento al presidio organizzato da NUDM con il punto di riferimento del banchetto dell’mfpr allestito dal punto libreria militante Metropolis. 
Il breve presidio è stato animato da interventi di denuncia delle ricadute della regionalizzazione sul sistema istruzione da un punto di vista ideologico, pratico sia sui lavoratori sia sulle future generazioni. Non è mancata la denuncia del ruolo di questa Regione a guida leghista sulle donne.
Le lavoratrici, donne in lotta in corteo si sono dirette al presidio indetto da NUDM percorrendo via Vitruvio e un tratto di corso Buenos Aires fino a piazza Oberdan con striscioni, megafonaggi, slogan all’imbocco della piazza “l’assalto” dei fotografi

  
Le compagne dell’mfpr sono state invitate a mettere via le bandiere da parte di alcune compagne di NUDM: hanno risposto a muso duro che non avevano alcuna intenzione di mettere via il simbolo della lotta; che questa è una posizione reazionaria che non si intende avallare. Dopo un breve botta e risposta le compagne hanno tenute alte le bandiere per lungo tempo. subito dopo l'alterco NUDM-MFPR
  
le giovani si sono avvicinate condividendo che l'iniziativa di lotta:questo è l'8 marzo! chiedendo quale fosse il motivo del contrasto e condividendo la nostra posizione.
Sia al presidio in Regione che in piazza Oberdan è stata diffusa la piattaforma dello sciopero delle donne e i materiali frutto del lavoro delle compagne del mfpr.
  
Non è mancata la lotta al maschilismo: duramente cacciato un “compagno” che non accetta la scelta della compagna nella vita e nella militanza di lasciarlo: al suo molesto avvicinarsi alla compagna un cordone di donne si è materializzato al grido: “non ti saluto neanche pezzo di merda” da parte di una compagna solidale è stato “indotto” ad allontanarsi rapidamente.

  
Al corteo serale banchetto e volantinaggio della piattaforma dello sciopero delle donne
A questo indirizzo il video dell'ingresso in piazza Oberdan
  

Foto del flash mob sul Il Giorno
video di TG7

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