11/03/19

AUMENTANO I FEMMINICIDI - NEL CLIMA DI FASCISMO/SESSISMO IN ATTO

AUMENTANO I FEMMINICIDI - NEL CLIMA DI FASCISMO/SESSISMO IN ATTO

Non ci sono ancora i dati a confronto tra i primi due mesi del 2019 e quelli del 2018/2017, ma non c'è possibilità di smentita sull'aumento dei femminicidi. Intorno all'8 marzo, sia prima che dopo, insieme alle notizie belle, entusiasmanti della preparazione in tutt'Italia dello sciopero delle donne e delle varie manifestazioni, vi è stato il "Bollettino di guerra" delle uccisioni delle donne.
Tempo fa uscirono dati che dimostravano come diminuiscono gli omicidi in Italia "357 l'anno scorso (contro i 397 del 2016 e i 500 del 2010), ma cresce in percentuale il numero delle donne uccise... Rispetto al 2017, le vittime sono aumentate del 5%: sono state 162 in più rispetto alle 2.852 dell'anno precedente. 1919 di loro sono italiane...".

L'aumento dei femminicidi, come degli stupri e delle violenze sessuali contro le donne trova il suo ambito favorevole e incentivante nella situazione generale di marcia verso il moderno fascismo, che oggi trova non solo nella subcultura, nelle concezioni, la sua manifestazione, ma nella sua ufficiale  rappresentazione politica, istituzionale, col governo Salvini/Di Maio esplicitamente fascio-razzista, di cui il sessismo è il naturale, inevitabile prodotto e compagno di strada.

Il moderno fascismo è l’edificazione a sistema di tutto ciò che è reazionario, maschilista.
In questo senso le uccisioni non si potranno fermare, né ci sono interventi di legge, di controllo che
possano frenarli. Anzi gli interventi del governo, di natura securitaria, repressiva (aumento delle pene) di controllo dello donne, di chiusura di luoghi delle donne, invece di far diminuire i femminicidi e le violenze sessuali, le incentiva, perchè vuole imporre verso le donne una politica e clima reazionario, conservatore, integralista, il ritorno al loro ruolo subordinato nella famiglia (dove avvengono la maggiorparte delle violenze e uccisioni).
Spesso si tende a motivare il femminicidio come frutto della gelosia, o di un raptus di follia (la recente "tempesta emotiva"). Ma le singole persone che uccidono trovano l’humus adatto, favorevole, che in un certo senso le fa sentire legittimate, niente affatto in colpa.

Come non vedere il legame tra il disegno di legge di Pillon, che vuole di fatto togliere il diritto di divorzio alle donne, togliendo loro il sostegno economico e pretendendo in nome dei figli di accettare in casa o condividere i figli anche uomini violenti, e la reazione degli uomini quando le donne vogliono mettere fine ad un rapporto? cercare fino all'ultimo di tenerla unità, al di là di ciò che succede, di brutto, di orribile, al suo interno;
Come non vedere il legame tra le avvisaglie del nuovo attacco al diritto d'aborto, quindi alla libera scelta delle donne (che vede in prima fila fascisti e cattolici integralisti, entrambi amici di Salvini) e la volontà punitiva dei maschi verso le donne che vogliono fare una libera scelta nei rapporti?

Oggi le donne sopportano meno, rompono i rapporti, cacciano i fidanzati, i mariti ecc; le donne si ribellano al concetto “Tu devi essere mia", di possesso, di proprietà, che c’era anche prima ma che oggi, da parte delle donne viene messo in discussione, non viene più accettato.
In questo senso abbiamo detto in passato che i femminicidi sono delitti fascisti, perchè mossi da una concezione fascista di attacco ad ogni spinta di ribellione. Come fascista è spesso il clima generato di complicità diffusa pre e post uccisioni, in cui gli uomini vengono considerati perbene, e chi sa non parla e copre, non solo perchè ha una concezione individualista, ma perchè ha la stessa
concezione maschilista, fascista verso le donne.


L’altra questione che non solo non può contrastare i femminicidi ma ne dà oggettivamente ma anche soggettivamente una base ideologica è la ripresa con una impronta fortemente conservatrice, del ruolo della famiglia (rigidamente composta da una madre-donna e un padre-uomo) e in essa delle donne. La famiglia nella società borghese è stata sempre terreno di oppressione per la donna, di tomba dell’amore, di ghetto, ma oggi mentre va avanti la sua crisi perchè, per fortuna, non è più quell'elemento di conservazione che prima aveva, nello stesso tempo la "famiglia naturale" viene nuovamente rimessa al centro in termini ancor più reazionari, oppressivi.- vedi le dichiarazioni del Min. Fontana, sempre il Ddl di Pillon, il Convegno sulla famiglia che si prepara a Verona che vuole riunire i leader di destra più oppositori dei diritti, delle donne in primis, antiabortisti, omofobi di tutto il mondo (di cui parliamo più avanti); un Convegno organizzato da un ministro del governo Fontana (che dice che il ruolo delle donne è tornare a fare molti figli), con la presenza diretta di Salvini e di altri ministri e parlamentari e l'adesione dei fascio-neonazisti, da Alba dorata a Forza Nuova, ecc. 



Questo pone in maniera sempre più chiara e urgente che non ci può essere difesa dai femminicidi in questo sistema e che occorre sempre più dovunque un movimento femminista, ma proletario e rivoluzionario che lavori per il rovesciamento di questo sistema di morte, per una rivoluzione proletaria in cui le donne siano determinanti.

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