15/07/18

"IL COLONIALISMO ITALIANO RACCONTATO DALLE DONNE" - Una rassegna cinematografica fatta dalla Casa Internazionale delle Donne quanto mai opportuna e attuale - da far girare e ripetere

Il colonialismo italiano raccontato dalle donne
16-17-18 luglio
rassegna cinematografica
  
IL COLONIALISMO ITALIANO RACCONTATO DALLE DONNE
Casa internazionale delle donne, Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico (AAMOD) in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà
Ideazione e organizzazione a cura di Isabella Peretti, Nadia Pizzuti e Stefania Vulterini.

Non ci fu una Norimberga italiana sui crimini di guerra in Etiopia, il passato coloniale venne
sepolto. Fu riscoperto, ma non divenne memoria collettiva. Ora le donne lo fanno riemergere e ne colgono nuovi elementi: le imprese coloniali propagandate per rigenerare la mascolinità italiana videro varie figure di uomini: ufficiali e soldati, tra virilità ed esotismo, coloni tra sogni e sfiducia. E videro uomini bianchi e donne nere, la nazione e la colonia, dal madamato alla convivenza, al proibizionismo razziale.


La ricerca delle registe della rassegna si inserisce negli studi post coloniali e femministi che elaborano la memoria per capire il presente, anche partendo da vicende personali e familiari. Oggi il passato bussa alle nostre porte attraverso le migliaia di persone che, in fuga da miseria e persecuzioni, dall'Africa tentano di raggiungere le nostre coste.

Nelle tre serate sarà presente con il suo stand la libreria Griot.


Programma
Primo appuntamento

PAGINE NASCOSTE 
di Sabrina Varani


regia e sceneggiatura Sabrina Varani
tratto dal romanzo di Francesca Melandri – ed. Rizzoli Libri S.p.A.

Italia, Francia, Germania Ovest
anno: 2017
produzione: Luca Ricciardi,
Raffaele Brunetti per Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio
e Democratico (Aamod), in Coproduzione con B&B Film,
in Associazione con Istituto Luce Cinecittà
distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
genere: docufilm  - durata: 67’ – b/n e color

Il film è il racconto della ricerca che la scrittrice Francesca Melandri ha svolto per preparare il suo romanzo, una ricerca che intreccia passato e presente, rimozioni private e pubbliche, e del processo creativo che trasforma la realtà biografica e storica in letteratura.
Francesca è a conoscenza dell’adesione giovanile del padre al regime fascista. Il ritrovamento negli archivi di un articolo che porta la firma del padre rivela però una realtà molto diversa.
In cerca di risposte, la scrittrice si avventura in altre leggende, più collettive e pubbliche, quelle legate alla guerra d’Abissinia, poco raccontata alla generazione post-bellica e tradizionalmente rappresentata come un’occupazione bonaria e praticamente indolore. La sua ricerca, condotta attraverso un viaggio in Etiopia, testimonianze dirette e studio delle fonti storiche, racconta invece un’altra storia, fatta di stragi sanguinose e violenze efferate.
Francesca studia e indaga per cinque anni, elaborando le sue conoscenze in una narrazione complessa, che intreccia il nostro passato coloniale con l’Italia intollerante e razzista di oggi, riscoprendo dolorosamente i nostri legami culturali con quell’ideologia violenta, mai realmente debellata alla radice, che, come un fiume carsico, vediamo riemergere nel nostro presente.


secondo appuntamento il 17 luglio alle ore 21:00
con la proiezione del film
OLTREMARE

regia: Loredana Bianconi
sceneggiatura: Sabrina Varani
tratto dal romanzo di Francesca Melandri – ed. Rizzoli Libri S.p.A.
anno: 2017
produzione: Altara Films, Istituto Luce Cinecittà
distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
genere: documentario
durata: 52’ – b/n e color

Nell’Italia degli anni ’30, il piccolo paese di Borgo Tossignano, non lontano da Imola, vede una parte dei suoi abitanti emigrare nelle Colonie dell’«Impero Italiano d’Africa», spinti dalla miseria o dallo spirito di avventura. Convinti dalla propaganda fascista del mito della terra promessa, vanno a prendersi il loro «posto al sole». Ma il sogno si spezza dopo qualche anno soltanto di duro lavoro. La guerra provoca la perdita delle Colonie, obbligandoli a ritornare a Borgo, malvisti e senza più nulla.
La loro epopea ci è svelata dalle parole, dalle memorie scritte e dalle centinaia di fotografie di alcuni abitanti. Il film ci porta a esplorare quel pezzetto d'Italia che questi uomini e queste donne hanno portato con sé in Africa, le tracce che vi hanno lasciato. Piccole vicende personali si intrecciano con gli eventi drammatici della grande Storia, che emerge puntualmente attraverso le immagini d’archivio.


ultimo appuntamento della rassegna cinematografica
Il colonialismo italiano raccontato dalle donne
18 luglio alle ore 21:00

2000 ERITREI A ROMA
A TESTIMONIANZA DI UNA CONDIZIONE
regia: Federico Bruno, Giovanni Gervasi,
Ali Reza Movahed, Paolo Rossato, Johannes Yemane
paese: Italia
anno: 1977
genere: documentario
durata: 20’ – b/n e color

La dura condizione delle colf eritree a Roma in quegli anni e le attività del Fronte popolare di liberazione dell'Eritrea.

a seguire
GOOD MORNING ABISSINIA 
regia: Chiara Ronchini e Lucia Squeglia
paese: Italia
anno: 2005
genere: documentario
durata: 40’ – b/n e color

Un percorso nello spazio e nel tempo dell’immigrazione a Roma da Eritrea ed Etiopia, due delle ex colonie italiane d’oltremare. Da Piazza dei Cinquecento (ricordo dei morti italiani a Dogali), proseguendo per via Volturno (dove un negozio di souvenir etiopi espone immagini di Hailé Salassié), via Montebello e dintorni (con i ristoranti Massaua e Asmara, l’Alimentari Etnico), passando per la discoteca Freetime, fino a chiudere l’anello in via Milazzo con il ristorante etiopico Aduliss.

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