25/07/18

Col governo fascio-populista la lega torna all'attacco contro il diritto d'aborto

Da NUDM Verona
Giovedì 26 luglio andrà in discussione al consiglio comunale di Verona un attacco alla legge 194.
Aderiamo all’appello di Non Una di Meno Verona e facciamo sentire la nostra voce libera laica e autodeterminata!
Appello

La 194 non si tocca!
Nel quarantesimo anniversario della legge 194, che ha sancito la possibilità per le donne di abortire in modo sicuro, libero e gratuito, stanno per essere discusse in Consiglio comunale due mozioni che preoccupano quella larga parte della cittadinanza che ha a cuore il diritto di scelta e di autodeterminazione delle donne. Si tratta della mozione n. 434 proposta da Alberto Zelger (Lega Nord) e firmata anche dal sindaco Federico Sboarina (Battiti) – volta a dare ampio spazio ad associazioni cattoliche tese a contrastare l’aborto libero e gratuito – e la n. 441 collegata alla precedente mozione e proposta da Anna Grassi, sempre Lega Nord – volta ad avviare un programma di “sepoltura dei bambini mai nati”, anche senza il consenso della donna coinvolta.
Siamo preoccupate/i per il fatto che il comune di Verona intenda confermare la deriva integralista che da decenni contraddistingue la sua politica in materia di diritti civili e riproduttivi attraverso delle mozioni antistoriche volte a svuotare sempre più nei fatti la legge 194 e conseguentemente a privare le donne dei loro fondamentali diritti alla salute e all’autodeterminazione. Denunciamo inoltre che l’approvazione di suddette mozioni avrebbe come scopo specifico quello di foraggiare associazioni cattoliche che hanno il chiaro intento di delegittimare la legge che garantisce l’interruzione volontaria di gravidanza.
Questo ultimo atto che si sta svolgendo nel Comune di Verona si inserisce pienamente nel solco della mozione n. 334 approvata il 4 luglio dal Consiglio regionale del Veneto che conferma il suo appoggio agli attori sociali che operano in difesa della famiglia naturale e alle politiche di sostegno alla natalità. Siamo consapevoli che l'alleanza delle destre e dei settori integralisti cattolici sta lavorando ad attaccare a tutto campo tutte quelle soggettività che non aderiscono all’antica retorica della semplificazione di ogni scelta autodeterminata a un unico canone, quello dell' eteronormatività obbligatoria e della maternità come scelta obbligata. Un già visto che che ci riporta al 1995 quando per difendere la 'famiglia naturale' dalla Risoluzione del Parlamento Europeo del 1994 che chiedeva agli stati membri il riconoscimento di pari diritti alle persone lgbtqia, il consiglio comunale votò le famigerate mozioni omo-bi- transfobiche e indicò inoltre i soggetti degni di riscuotere finanziamenti venne istituita la consulta per la famiglia alla quale parteciparono - e tuttora operano- realtà integraliste .
Saremo presenti in consiglio comunale, in difesa degli inalienabili diritti di autodeterminazione e riconoscimento per donne, gay, lesbiche e persone trans, per monitorare e denunciare ogni scelta oscurantista affinché l'istituzione pubblica e laica non diventi ostaggio di pericolose derive confessionali .
La prima e l'ultima parola spetta alle donne!

- Due campagne -

DUE CAMPAGNE IN VISTA DELLE MOZIONI PRESENTATE A VERONA CONTRO LA LIBERTÀ DELLE DONNE. DUE MINUTI PER LEGGERE, DUE MINUTI PER ADERIRE.
Nel quarantesimo anniversario della legge 194 giovedì 26 luglio il Consiglio comunale di Verona, città in cui fino a qualche settimana fa era vicesindaco l’attuale ministro della Famiglia Lorenzo Fontana,discuterà due mozioni entrambe proposte dalla Lega Nord contro la libertà di scelta e l’autodeterminazione delle donne. La n. 434 intende dare ampio spazio e finanziamenti alle associazioni cattoliche che hanno come obiettivo quello di contrastare l’aborto libero e gratuito. Vuole poi proclamare ufficialmente Verona “città a favore della vita”. La mozione n. 441 vuole sistematizzare la “sepoltura dei bambini mai nati”, anche senza il consenso della donna coinvolta.
Su proposta di NUDM Verona a livello nazionale abbiamo deciso di intervenire con due campagne di sostegno alla nostra autodeterminazione:
- sui social con l’hashtag #194nonunpassoindietro nella giornata di giovedì 26 concentrandoci tra le 16 e le 18 quando se ne discuterà in consiglio comunale
- con un mailbombing da ora inviando sia personalmente che come movimenti e collettivi al sindaco e al consiglio comunale il testo qui sotto. Intasiamo le caselle di posta, e diffondiamo a nostra volta ai nostri contatti.
INDIRIZZI A CUI INVIARE LA MAIL:
sindacovr@comune.verona.it
consiglio@comune.verona.it
presidente.consiglio@comune.verona.it

OGGETTO DELLA MAIL:
La 194 non si tocca!

TESTO DELLA MAIL:
al Sindaco di Verona Federico Sboarina
al Presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio
e a tutte/i le/i consigliere/i

In quanto cittadina/o preoccupata/o per la deriva integralista che si sta imponendo in modo sempre più evidente a Verona, chiedo che il consiglio comunale non approvi le mozioni 434 e 441 che intendono ostacolare l’applicazione della legge 194 del 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza e l’autodeterminazione delle donne.
La prima e l'ultima parola spetta alle donne, nessun passo indietro sulla 194!
#194nonunpassoindietro

Firma del collettivo o della persona

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