07/05/18

Solidarietà a Fatima


Di seguito pubblichiamo un breve scritto di Fatima e il comunicato di NUDM Macerata.
Contro ogni razzismo e discriminazione, solidarietà a Fatima dal MFPR
Fatima Faz Sy:
Buongiorno amici di Facebook.
Siccome non ho fatto una conferenza stampa, tenevo a chiarire alcune cose attraverso queste due righe.
Non sono stata spostata in nessun altra struttura nel senso che nessun'altra possibilità lavorativa mi è stata offerta.
Quindi nessuno mi ha messo nelle condizioni di poter accettare o meno una proposta alternativa.
Tenevo persino a sottolineare che le mie mansioni, non dovrebbero riguardare le pulizie ma l'assistenza Sociosanitaria degli ospiti della struttura.
D'altronde ho subito un'ingiustizia e denunciato i fatti.
Nessuno può negare che le parole dette, le motivazione della mancata assunzione non siano parole razziste.
Invece à darmi della persona polemica è una dichiarazione di cattivo gusto.
Conosco i miei diritti e nel momento in cui vengono tralasciati, la mia dignità calpestata, oltre a protestare nel mio caso, ho perfino il diritto di querelare chiunque mi rivolge parole Razziste e/ o discriminatorie.
Per il resto dico solo grazie, grazie in primis Sabrina che ha preso in considerazione il mio caso e ha fatto l'impossibile per trovare una soluzione al problema.
A tutti coloro che da vicino o da lontano hanno condiviso con me, questo momento di indignazione e sofferenza.


Il comunicato di NUDM Macerata:

In questi giorni la notizia di Fatima Faz Sy sta rimbalzando su tutti i giornali in cui riportiamo in sintesi l' accaduto avvenuto nella struttura Opera Pia di Senigallia.
Non ci soffermeremo  nel nostro comunicato nei dettagli della vicenda  perché come d' accordo con Fatima, lasceremo parlare lei, noi ci rendiamo disponibili veicolando la sua denuncia del razzismo e la lotta tra gli ultimi che è in atto in questo paese e passa sulla pelle di chi vive nel precariato tutti i giorni.
Fatima viene messa in prova presso la struttura dell' Opera Pia per anziani come operatrice, il suo periodo di prova viene sospeso perché viene informata che non è gradita per il colore della sua pelle nera  per queste motivazioni eventualmente  verrà spostata in un altra sede dopodiché non le viene fatto sapere più nulla.
Fatima non si da per vinta e denuncia l' accaduto, la notizia comincia ad emergere grazie alla rete di solidarietà che le è stata vicino in questi giorni, ci siamo messe in contatto con lei per darle tutta la nostra vicinanza e solidarietà grazie alle compagne dello Spazio Arvultùra di Senigallia che nell' immediato ha fatto circolare la notizia dando visibilità all' accaduto.
Il messaggio che  vogliamo fare arrivare a Fatima è che non è sola come femministe di NUDM siamo impegnate contro ogni forma di razzismo che le donne subiscono nei luoghi di lavoro.
L' abbiamo contattata telefonicamente  e  dalle sue parole si evince la sua determinazione a visibilizzare il razzismo che ha subìto ma ciò che le sta accadendo in questi giorni sul suo profilo social è una doppia violenza, un razzismo che si riversa  su di lei mettendo in dubbio le sue parole,  un razzismo latente in cui ogni volta deve giustificare e ribadire la  sua versione in cui le sue parole vengono decontestualizzate e riportate in vari siti o blog completamente travisate.

Il precariato che colpisce trasversalmente tutte noi ci lascia in balìa di un mercato del lavoro che  rende le nostre vite sotto ricatto e alla mercé di un razzismo che ci contrappone in un noi e loro. L' autonomia economica delle donne è  fondamentale per avere una reale indipendenza e questo non avviene se ne togliamo le  loro potenzialità rendendole in competizione in cui il mercato del lavoro ci pone perennemente in  una guerra fra gli ultimi.
Fatima con la sua denuncia non parla solo della sua condizione ma a nome di tutte /i che subiscono il razzismo che non possono denunciarlo  e non hanno voce perché ricattabili ,lei non vuole più restare in silenzio.
Il silenzio è complice per questo noi le daremo voce e invitiamo tutte le sorelle di NUDM nel territorio nazionale a raccogliere le sue parole.
"Noi esistiamo e vogliamo vivere qui perché è un nostro diritto umano "
Raccogliamo il suo appello ed usiamo le parole delle nostre sorelle spagnole.
Si,  sorella io ti credo

Nudm Macerata

Qui l'articolo da Il Manifesto, riportato da Osservatorio Repressione

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