28/04/18

SEMPRE AL FIANCO DI LAVINIA, SEMPRE FERMAMENTE E TENACEMENTE ANTIFASCISTA! A CHE PUNTO E' L'ACCANIMENTO GIUDIZIARIO

Questo accanimento giudiziario viene perpetrato ad opera del PM Rinaudo, già tristemente noto negli ambienti di movimento di Torino e Valle di Susa, per la sua inadeguatezza al ruolo che ricopre e la sua evidente esaltazione.
Il GIP, in prima istanza, aveva negato l'applicazione di misure cautelari a carico di Lavinia (divieto di dimora su Torino ed obbligo giornaliero di firma presso l'autorità giudiziaria) richieste da Rinaudo; così come l'inasprimento della posizione di imputata evitando la contestazione di altre fattispecie di reato (diverse dal 341 bis c.p.), come istigazione a delinquere e complicità in violenza verso le FF.OO (reato questo contestato, invece, ad altre/i compagne/i implicate/i in questa inchiesta).
Il PM, invece, che non demorde nella sua linea di esaltazione e assoluta incongruenza anche con lo stesso ordinamento giuridico che dovrebbe invece rappresentare, ha mosso ricorso nel confronti della decisione del GIP.
Durante l'udienza del tribunale del riesame, tenutasi a Torino venerdì 20 aprile, il giudice, ha rigettato il ricorso mosso dal PM (quindi nessuna misura cautelare è stata approvata) e ha accolto, invece, l'istanza di dissequestro degli oggetti personali che avevano sequestrato in data 14.03.2018, compreso il cellulare, scheda sim e computer, e che Rinaudo si era rifiutato di dissequestrare, nonostante urgesse la necessità di far valere il diritto di difesa di Lavinia durante l'audizione (che avverrà il 6.6.2018) del procedimento amministrativo mosso dalla ministra Fedeli, con le contestazioni (disciplinari) a carico di Lavinia da parte della direzione scolastica (su invito della ministra!), e che si aggiungono, in questo procedimento amministrativo, alla ormai tristemente nota "motivazione politica (partecipazione alla manifestazione antifascista del 22.02 e lo "sfogo" rivolto ai poliziotti conniventi e fasciste).

E' un primo piccolo risultato, a fronte di un accanimento repressivo assurdo ma oggi pienamente interno al clima da moderno fascismo e Stato di polizia che si sta attuando.
La grande solidarietà che si è manifestata per Lavinia, sia a livello nazionale che internazionale, è la nostra arma più forte ed essa continuerà.

MFPR

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