20/01/18

Si denuncia la solidarietà tra donne: 22 gennaio Tribunale di L’Aquila LE DONNE CI SARANNO!!


Dal comunicato di solidarietà del collettivo Fuori Genere (L'Aquila)

Lunedì 22 gennaio inizia il processo voluto dall’avvocato Antonio Valentini e che vede accusate tre donne per diffamazione.
A neanche un mese di distanza dalla notte in cui, proprio in un paese limitrofo dell’aquilano, si è consumata l’ennesima violenza ai danni di una giovane donna, ancora in attesa che prenda inizio un processo per stupro a carico del trentunenne Piero Coletti, ci ritroviamo in tribunale a difendere tre donne che nel 2015 hanno evitato che la Casa Internazionale delle Donne di Roma si trovasse ad accogliere nella propria sede il sopracitato Antonio Valentini come referente all’interno di un convegno.
Un avvocato che tre anni prima, dal 2012, aveva difeso il militare Francesco Tuccia per uno stupro le cui aggravanti sono state tali da richiedere l’ipotesi di tentato omicidio. Un avvocato che senza nessuna esitazione ha condotto una difesa spietata volta all’attacco della ragazza. C’eravamo nel processo di «Rosa» e non dimentichiamo quelle arringhe violente finalizzate a colpevolizzare la ragazza e sminuire le colpe dello stupratore fino a parlare di «rapporto amoroso consensuale».
Oggi poco ci riguardano i tecnicismi d’avvocato, quello che ci appare contestualmente violento e oramai ridicolo è l’atteggiamento punitivo e repressivo che esercitano alcuni individui che ricoprono ruoli di potere nei confronti di qualunque forma di resistenza, soprattutto quando ad esercitarla sono donne che fanno della solidarietà e della pratica femminista un impegno e una lotta quotidiani.
La nostra massima solidarietà va alle donne che si troveranno lunedì in aula a difendersi dall’ennesimo atto di intimidazione nei confronti di una cultura che si batte contro ogni forma di maschilismo e che ha il preciso obiettivo di ribaltare la cultura patriarcale e violenta che ci opprime. Ben sappiamo quanto questa cultura sia radicata e trovi espressione esemplare all’interno dei tribunali, nei processi per stupro, quando l’unico mezzo a disposizione della difesa di un uomo accusato di stupro sembra essere quello di screditare la donna, il suo comportamento, i suoi abiti.

la nostra solidarietà alle donne accusate e la nostra rabbia contro chi vuole farci spaventare e tacere.

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