25/05/16

Su Chiang Ching e la rivoluzione culturale proletaria: un dibattito e un chiarimento necessario

Una compagna ci scrive:

«Compagne avete scritto: "Le donne lottarono contro la violenza sessuale organizzando comitati di quartiere in cui facevano processi popolari contro i mariti, padri violentatori; furono distribuite le pillole anticoncezionali tra le donne che potevano iniziare a decidere della propria vita e maternità…"
Ma scusate non è forse vero che il governo rivoluzionario ha imposto un drastico controllo delle nascite ponendo limiti sulla età di procreare e sul numero dei figli?
Bella la storia di questa donna rivoluzionaria ma forse quel dettaglio scritto così non risponde esattamente alla verità»

La risposta del MFPR:

C'è un errore di fondo. Si attribuisce al periodo della rivoluzione cinese e del potere effettivo del popolo cinese, con la direzione di Mao Tse Tung, una politica che invece è stata attuata dopo la morte di Mao Tse Tung (avvenuta nel 1976), nel fase della controrivoluzione che ha rovesciato il potere conquistato con la guerra popolare, cancellato progressivamente tutte le conquiste delle masse popolari, degli operai e in particolare delle donne, e avviato quella restaurazione capitalistica che via via ha portato oggi la Cina ad essere un paese imperialista.
La politica del "figlio unico" (con le conseguenze di aborti e sterilizzazione forzata, di infanticidio per le figlie femmine) è stata lanciata nel 1979 da Deng Xiao Ping, che prese il potere attaccando e ripudiando apertamente proprio la rivoluzione culturale proletaria in cui Chiang Ching aveva avuto un ruolo importante e che aveva via via rotto la maggiorparte delle terribili catene delle donne, anche quelle ideologiche. Deng Xiao Ping fu responsabile della lunga detenzione di Chiang Ching che la portò alla morte nel 14 maggio del 1991.
Questa politica del "figlio unico" era frutto della politica economica capitalista a cui la "nuova borghesia" aveva avviato la Cina, che guardava ai propri interessi non ai problemi delle masse; a fronte di questa politica furono anche ripristinati i vecchi privilegi esistenti prima della rivoluzione verso la discendenza maschile. 
Una politica, quindi, totalmente opposta e contro quella dell'epoca di Mao, in cui invece il paese aveva visto un incremento annuale della popolazione di quasi 30 milioni di persone, e in cui le donne erano considerate la "metà del cielo".
La rivoluzione cinese, la Repubblica popolare cinese, e in particolare la Rivoluzione Culturale proletaria, che chiama le masse a fare una rivoluzione nella rivoluzione per trasformare la terra e il cielo e afferma "ribellarsi e giusto!" per impedire che la nuova borghesia rossa, che già allora cercava di minare il potere effettivo delle masse proletarie e contadine, prendesse il potere nel partito e nella società, ha in pochi anni LIBERATO MILIONI DI DONNE, LE HA PORTATO A DIRIGERE LA SOCIETA'.
Pur in un grandissimo paese ancora con tradizioni feudali pesantissime per le donne, si sono avviate trasformazioni che neanche negli avanzati paesi occidentali c'erano ancora, vedi la politica della contraccezione; insieme a rivoluzioni avanzatissime in ogni ambito, dalla socializzazione del lavoro domestico, alla socializzazione delle funzioni materne, ecc. ecc.
In tutto questo è Chiang Ching che, al fianco di Mao Tse Tung e sostenuta da Mao, sostiene la rivoluzione nella rivoluzione, contro tutti coloro che cercavano in tutti i modi di attaccarla, di denigrarla. E' stata anche questa una lotta dura, che ha visto centinaia di milioni di donne, dalle città al più sperduto villaggio contadino, scendere in campo e liberarsi. E' stata una rivoluzione epocale, e soprattutto per le donne, che ci lascia oggi importanti insegnamenti su cosa anche nei nostri paesi deve significare una vera rivoluzione e una vera liberazione per le donne - Per questo, utilizzando bene il 50° anniversario della Rivoluzione culturale proletaria, noi continueremo a pubblicare note, articoli, su cosa è effettivamente stata, perchè essa serve oggi a noi tutte.
In tutto questo Chiang Ching non è solo "una donna rivoluzionaria", una delle tante grandi donne rivoluzionarie che ci sono state e ci sono nel mondo, ma è una compagna, dirigente comunista che ha avuto un ruolo decisivo, in uno dei paesi più immensi; che, insieme a Mao Tse Tung, ha stracciato le "bende che costringevano i piedi" (e non solo in senso fisico, ma chiaramente generale) delle donne - che da un giorno all'altro sono passate dall'oppressione più nera, alla felicità di essere libere e poter decidere; che ha avviato e messo in atto la novità "della rivoluzione nella rivoluzione", che dice che non bastava, e non basta, rovesciare con la rivoluzione il potere dei "mandarini" (come non basta rovesciare il potere borghese nei nostri paesi imperialisti), ma occorre continuare nel nuovo potere del proletariato e del popolo una rivoluzione che trasformi tutto, anche le vecchie e nuove opressioni ideologiche, patriarcali, per un'affettiva liberazione; che ha difeso fino alla sua morte/uccisione questo "assalto al cielo".
Per tutto questo diciamo che l'Mfpr è "figlia" di Chiang Ching!

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