27/10/15

Mario sorrentino, il maresciallo che violentava i ragazzini perché "depresso"

Nei tribunali come sempre i guanti bianchi verso i criminali in divisa: “era depresso il maresciallo accusato di abusi”
 

Mario Sorrentino non agì con intenzioni sessuali. Il suo comportamento si spiega con un eccesso di zelo nell’imporre il rispetto dell’autorità che lui stesso incarnava, in qualità di carabiniere. A fargli perdere il senso del limite sarebbe stata una patologia psichiatrica depressiva, di cui all’epoca dei fatti il maresciallo soffriva. Ad arrivare a queste conclusioni, presentate ieri nel corso di una nuova udienza del processo che vede alla sbarra, per il reato di violenza sessuale su tre giovani, il luogotenente Sorrentino, è stata la perizia psichiatrica condotta da Antonio Pellegrino di Torino. A consigliare l’esame, poi richiesto dal Tribunale, era stata la consulente di parte Patrizia De Rosa. Sorrentino sarebbe quindi stato affetto da un vizio parziale di intendere e volere quando, nell’estate del 2014, portò in stazione a Mottalciata un minorenne, molestandolo. La prossima udienza è ora stata fissata per il 21 gennaio.

Nessun commento: