02/07/15

Roma, è un militare la carogna che ha stuprato la ragazza minorenne fingendosi poliziotto

E' con ulteriore disgusto e schifo che apprendiamo l'identità del bastardo e ascoltiamo il silenzio dei fascioleghisti, che già si sfregavano le mani all'idea della caccia alle streghe "extracomunitarie". Sì, quelle a cui tagliano la testa i fascioislamici dell'isis e che l'imperialismo europeo vuole affondare a suon di bombe.
Fate schifo e anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti!

STUPRATORE NON LO DIMENTICARE
LA FURIA DELLE DONNE DOVRAI SCONTARE!

"Si è avvicinato, ci ha detto che eravamo troppo giovani per bere, che ci doveva identificare ... mi sono fatta fregare dal tesserino che ci ha mostrato, e dato che solo io avevo i documenti mi ha detto di seguirlo in Procura" 

Sarebbe un militare di 31 anni in servizio presso l’Arsenale della Marina lo stupratore arrestato oggi per violenza sessuale aggravata, in relazione allo stupro di una minorenne avvenuto nei pressi di piazzale Clodio a Roma la notte tra il 29 e il 30 giugno.
Il militare è stato infatti riconosciuto dalla vittima quale autore della violenza subìta la sera precedente. In quell’occasione l’uomo, fingendosi poliziotto, con il pretesto di infliggere una sanzione alla giovane, in quanto l’aveva vista bere birra all’aperto assieme a due coetanee, le aveva intimato di mostrargli i documenti e di seguirlo al commissariato per gli accertamenti.
A quel punto però, il sedicente poliziotto, dopo aver assicurato a un palo la bicicletta con cui era arrivato sul posto, l’ha condotta, a piedi, in via Teulada e, all’altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l’ha trascinata con forza nel parchetto sito nelle vicinanze e l’ha violentata.
Le indagini avrebbero consentito di ricostruire la dinamica della vicenda e il percorso effettuato dal fermato assieme alla vittima. L’appostamento nei pressi del luogo ove era stata parcheggiata la bicicletta utilizzata dal violentatore per i suoi spostamenti, ha consentito di individuarlo dopo che era stato fermato il fratello – poi denunciato per favoreggiamento – inviato a recuperare il mezzo. Inoltre secondo alcuni media con noti agganci in Questura le telecamere di un locale di via Mirabello, a Roma, avrebbero ripreso lo stupratore mentre fuggiva dopo lo stupro: il video ritrae un uomo muscoloso, alto circa un metro e 75, che indossava una maglietta gialla e un paio di pantaloni chiari e che corrisponderebbe al sospettato. Secondo un comunicato emesso dagli inquirenti durante la perquisizione effettuata presso la casa del fratello dell’arrestato, sono stati rinvenuti e sequestrati un paio di pantaloncini, appena lavati, e corrispondenti a quelli descritti dalla vittima.
Colpisce in questa ennesima vicenda di strupro contro una donna sia la figura sociale dello strupratore sia la insolita “prudenza” dei mass media. Non vogliamo pensare a quale sarebbe stata la gestione di questa vicenda se lo strupratore fosse stato un immigrato. Per coerenza con quanto abbiamo letto e sentito in questi tempi, qualcuno dovrebbe proporre un assalto riparatore all’Arsenale della Marina o l’invio di ruspe per demolire la caserma. Assai evidente intanto il tentativo da parte di alcuni media di sorvolare sull’identità dell’uomo arrestato, un militare definito eufemisticamente un ‘dipendente del Ministero della Difesa in forza presso l’Arsenale della Marina’. Evidente anche l’imbarazzo di molti improvvisati commentatori che sui social network, spiazzati dal fatto che il sospettato non sia un immigrato e che quindi non si possano invocare le salviniane ‘ruspe’, concentrano le proprie attenzioni sulle presunte responsabilità e sulle abitudini sessuali della vittima, “una sedicenne ancora in giro a mezzanotte" e poi "troppo giovane per bere", come ha detto il porco stupratore!

Da Osservatorio Repressione

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