17/03/15

Non c'è futuro senza memoria: presentazione del libro "sebben che siamo donne" a Milano

 
Di seguito il report di una compagna del MFPR sulla presentazione del libro "Sebben che siamo donne"  di Paola Staccioli, con un contributo di Silvia Baraldini nell’atrio dell’aula magna dell’ Università statale di Milano, nell’ambito di una tre giorni dedicata a Dax e in prossimità del 12° anniversario della sua uccisione per mano fascista.

L’introduzione del collettivo universitario The take che ha ricordato che per la statale è un momento complicato sul fronte dell’antifascismo ed antirazzismo, da quando si è insediato il nuovo rettore che ha concesso l’aula a lealtà ed azione-impedita per la massiccia mobilitazione di universitari contro la presenza dei fascisti in università- ma resta il fatto che l’aula è stata concessa e che l’iniziativa è stata spostata nella sede di via Noto. Chiusa, invece, l’ Università in occasione della due giorni No Expo.

Si è costituito un coordinamento tra le forze che intervengono in Università: Statale antifascista ed antirazzista che promuoverà una tre giorni in Statale il 14-15-16 marzo in avvicinamento al 25 aprile e al 29 aprile.

Altra introduzione dell’ associazione Dax. Apertura della 3 gg, come regalo alla mamma di Dax, senza di lei probabilmente noi non ci saremmo. La presenza di Fiore al convegno in Regione, dà a questa presentazione maggiore valenza. Di sicuro abbiamo un’immagine contrapposta della donna.

Paola, ringraziamenti e senso del libro, importante la memoria, un libro di storie delle dieci donne, ma, in realtà, più ampia.

Silvia: mi hanno sempre chiesto di scrivere dell’ aspetto della repressione. Io invece volevo scrivere del momento in cui è diventato chiaro negli USA che era necessaria una rottura politica. Anche queste donne sono arrivate a questa determinazione. Mi sono sentita spesso dire che qui in Italia non sarebbe successo (la detenzione-ndr).

Gli USA negli anni 60 in ebollizione per tante ragioni. Forze che agivano, radicate, il movimento faceva parte di quelle forze. L’elemento rivoluzionario negli USA: come organizzare e dare voce. Il movimento rivoluzionario afro-americano: il mov. Riv. “bianco” non ha capito immediatamente ciò che stava accadendo, non si è comportato molto bene.

Militavo in una organizzazione in cui le donne erano il 90%. Perché l’intreccio di lotta di classe e genere è necessario, non può essere che la visione della donna sia relegata a un momento in cui ..sarà realizzata una società diversa.

La presentazione del libro è risultata un po’ ingessata, Paola utilizza una modalità multimediale, in cui legge tantissima parte delle storie raccontate nel libro, con proiezione di foto, immagini e sottofondo musicale. In   questa occasione è rimasta un po’ spiazzata per il cattivo funzionamento dei supporti informatici. Non interviene a braccio, non lascia nulla all’improvvisazione o all’ispirazione da eventi, fatti contingenti.

L’opposto Silvia, con cui abbiamo alla fine scambiato un po’ di pareri sull’andamento della presentazione e condiviso il fatto che la presentazione del libro non sia stata occasione per un vero dibattito- dopo il lungo intervento di paola è stata chiusa bruscamente la possibilità di dibattito, nonostante l’annuncio nell’intervento di apertura dell’ ass. dax, come anche il luogo scelto non proprio felice. Insomma, evidente come non si vogliano affrontare le questioni al cuore. Per noi, in realtà, nulla di nuovo, da tempo si vuole “seppellire” Dax, basta guardare all’appello/manifesto della 3gg in cui si mette dalla lotta per la casa a no expo, quasi a voler “tenere insieme” pezzi. Nulla di nuovo, nel senso che anche questa presentazione ha avuto il sapore di un’iniziativa “pro domo propria”.
 
D’altra parte, bisogna dire che forse non era la sede il contesto in cui approfondire.

Le ho regalato copia dell’opuscolo Mara e le altre e la locandina per il 20° dell’mfpr. Il 23 aprile saranno all’ex carcere di palermo e nei prossimi giorni in Puglia...

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