24/02/15

Turchia, violenza sulle donne in aumento, ma non si fermano le proteste e gli uomini scendono in piazza in minigonna

Le violenze contro le donne sono aumentate del 400% da quando è al potere in Turchia il partito islamico Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan secondo la stampa di opposizione. L'emozione suscitata dal barbaro assassinio di Ozgecan non ha fermato assassini e violentatori, secondo i media di Ankara. Diversi casi di omicidi di donne e di violenze sono stati registrati negli ultimi giorni nel paese. La stampa turca riferisce che il cadavere di una ragazza di 18 anni, bruciata come Ozgecan, è stato trovato domenica in un parco di Akhisar, vicino a Manisa.

Ma le proteste non si fermano, migliaia di persone ancora in piazza per denunciare le violenze sulle donne e diversi uomini si sono fatti fotografare in minigonna, pubblicando le immagini sul web per denunciare la piaga delle violenze contro le donne nel Paese. La campagna è diventata subito virale con l'hashtag #ozgecanicinminietekgiy ("Una minigonna per Ozgecan"), dal nome della giovane vittima.


“Se alla fine dei conti la colpa è sempre della minigonna, se indossarla è sintomo di immoralità e di impurità, se una donna che porta una gonna corta è un invito implicito a toccarla, allora anche noi uomini vogliamo mandare lo stesso messaggio”.
 
Oltre sei milioni di persone hanno twittato il nome di Özgecan Aslan e moltissime donne hanno raccontato le loro esperienze di abusi.
Le concezioni maschiliste e reazionarie profuse a piene mani da governi, politici e autorità scolastiche alimentano le violenze contro le donne. Sempre più efferate. Lo vediamo tutti i giorni in Italia, Spagna, Turchia, India....
Ribellarsi non solo è giusto, ma è un dovere di tutte e tutti!
 

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