02/07/14

L’integralismo nostrano sotto la chiesa di papa Francesco e il governo del giovanilistico Renzi

Dal nord al sud, dalle case (dove ci ricacciano i padroni e dove si consuma gran parte della violenza sulle donne) alle chiese, dagli ospedali (dove i marci per la vita si preoccupano solo di quella degli embrioni) alle scuole, agli uffici pubblici (dove sindaci leghisti impongono il crocifisso e fomentano guerre tra poveri, razzismo e sessismo), ai tribunali (dove le vittime di stupro vengono di fatto processate per essere tali, per essere donne, per avere loro “provocato violenza”), la vita e la libertà delle donne è sotto attacco continuo, sempre più pesante.

Ma non basta, al danno si aggiunge la beffa, ci ha pensato questa volta  il presidente del tribunale di Brindisi, stabilendo che in quel palazzo di INgiustizia “non puoi entrare se vesti pantaloncini o sandali infradito, perché sei indecorosa se non appartieni alle forze armate”, magari quelle stesse che ti hanno stuprata e torturata. Ma già, le forze armate, lo Stato, uccidono, stuprano, torturano con “decoro”, così come i crociati e la santa inquisizione con gli eretici, le streghe, i ribelli, i “diversi”.

Altro che “rinnovamento”, altro che diritti, laicità, quote rosa e democraticismo, questo Stato CONFESSIONALE farebbe invidia persino a Mussolini e a papa Pio XI!
Questo Stato Confessionale ci proietta in un moderno medioevo e ad esso dobbiamo ribellarci e con ferocia, invece di flirtare con le riformiste in Parlamento, europeo o italiano che sia.

Perché siamo tutte “indecorose”, ma nessuna di noi è libera in uno stato borghese da moderno medioevo!

Luigia, mfpr AQ

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