17/01/14

Dopo lo sciopero delle donne a Taranto riprende la mobilitazione

Ieri prima assemblea organizzata dalle lavoratrici, disoccupate del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario, dopo l'importante sciopero delle donne del 25 novembre scorso che ha visto nella nostra città scioperi e iniziative sui posti di lavoro tra le lavoratrici delle pulizie scuole, appalti comunali, pasquinelli, sciopero delle studentesse e due manifestazioni in piazza Immacolata. 
L'assemblea ha aderito all'appello nazionale "Dallo sciopero delle donne ad ogni aspetto dello sciopero, alla ripresa del nostri 8 marzo rosso" e sui vari aspetti ha deciso alcune iniziative:

Per mantenere sempre viva la battaglia a tutti i livelli contro femminicidi e stupri:
- GIOVEDI' 23 GENNAIO a Talsano (TA), nella sede messaci a disposizione dall'Arci - via Umberto I, dalle ore 17 alle 20, si terrà una nuova mostra sul tema di pittura, fotografie, pannelli informativi, insieme ad un momento di assemblea;
- PER LE STUDENTESSE - Stiamo chiedendo sia all'Università di Taranto vecchia che all'Ist.scolastico Cabrini, di poter tenere la stessa mostra nelle scuole, unita alla presentazione-discussione di alcuni opuscoli/dossier che soprattutto analizzano e denunciano la questione delle uccisioni delle donne all'interno dell'attuale fase del sistema capitalista e del clima di "odio verso le donne", da moderno medioevo
- presidio al nuovo PROCESSO DI CARMELA del 25 febbraio

Per cominciare a rendere concreta la lotta su alcuni obiettivi della piattaforma dello sciopero delle donne:
avvieremo una campagna/lotta vertenza, con l'obiettivo di strappare risultati concreti sui due problemi che a Taranto sono un macigno contro la condizione generale delle donne proletarie e sono alla base di una condizione generale di oppressione, che alimenta le violenze contro le donne: 
la mancanza del lavoro e i miseri salari per chi lavora. 
Su questo vogliamo: 
- sull'immediato un corso di formazione su raccolta differenziata/bonifiche, retribuito e finalizzato al lavoro, solo per le donne;
- aumento delle ore di lavoro e quindi del salario in tutti gli appalti pubblici, in cui la stragrande maggioranza sono donne;
- salario sociale per tutte le donne. 
A febbraio avvieremo iniziative di lotte, presidi; ma anche su questo vogliamo rompere la normalità e mettere sul tappeto tutta la combattività delle donne. Quindi, vicino l'8 marzo faremo anche forme più incisive di lotta, compresa l'occupazione di una struttura pubblica, per strappare risultati

Per una manifestazione nazionale per un 8 marzo nostro, rosso
cominceremo sin da subito a far girare l'appello, a fare propaganda con locandine, striscioni, a organizzare concretamente la partecipazione. 
Una compagna si è incaricata anche di fare la traduzione in inglese dell'appello.

Assemblea delle donne - Taranto 16.1.14

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