24/06/12

I diritti e l’autodeterminazione delle donne non si toccano

Riceviamo dalle lavoratrici del policlinico palermo

Finalmente una buona notizia per le donne dopo tante aberranti sentenze

La corte costituzionale boccia il ricorso del giudice tutelare di Spoleto

Il diritto d’aborto non si tocca!

Facendo leva sul pronunciamento dell’ottobre 2011 della corte europea sull’embrione, definito da questa come “soggetto da tutelarsi in maniera assoluta”, Il giudice tutelare di Spoleto, in merito ad una sedicenne che aveva intenzione di interrompere la gravidanza senza avvertire i propri genitori, ha messo in discussione la legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge 194.

Ma Il suo dovere era solo quello di verificare l’adeguata maturità della minore e non di certo di decidere sulla possibilità di aborto, e così gli è andata male.

Purtroppo periodicamente ci riprovano ad affossare la legge sull’I.V.G., soprattutto in tempi come questi, da MODERNO MEDIOEVO, dove si respira un clima politico, ideologico e sociale che alimenta il maschilismo, oltreché la violenza più brutale, l’odio e l’uccisione delle “femmine”; dove riprendono alla grande le CROCIATE contro l’insieme dei diritti e l’autodeterminazione delle donne.

Il ritorno dell’oscurantista marcia per la vita e la campagna della CHIESA per la salvaguardia dell’embrione, lanciata a livello europeo, i convegni mondiali di quest’ultima sulla famiglia (si veda quello recente di Milano), il cui fine è quello di rimandare a casa le donne, di assoggettarle maggiormente,di renderle REMISSIVE, di continuare a cucire loro addosso il ruolo di mogli, serve, crocerossine, incubatrici ed “ammortizzatori sociali”, ne sono un chiaro esempio.

Così come lo è la scellerata politica governativa portata avanti anche dalla “ministra coccodrillo” FORNERO, che il primo regalo che ha fatto alle donne è stato quello di allungarne l’età pensionabile e quello di farle licenziare ancora più facilmente (attacco art. 18 e al pubblico impiego).

Di recente anche l’ISTAT è stata costretta ad ammettere che la vita delle donne è nettamente peggiorata, di fatto sono le più disoccupate, le sottopagate, le sottoimpiegate, le più precarie, le più sfruttate, dentro e fuori casa. In tal senso una statistica mondiale dell’ONU afferma che le donne italiane sono quelle che lavorano di più al mondo.

I diritti e l’autodeterminazione delle donne non si toccano

Li difenderemo con la lotta!

Lavoratrici SLAI COBAS per il sindacato di classe- Policlinico Palermo

Nessun commento: