22/05/12

SE TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE... ANCORA DENUNCIA E LOTTA AL FIANCO DI MIMMA E DELLE LAVORATRICI/LAVORATORI POLICLINICO PALERMO




Rigiriamo il comunicato sulla protesta oggi al Policlinico delle lavoratrici Slai Cobas per il s.c.

*****
La repressione non ci fa paura, la nostra lotta sarà sempre più dura!

Forte protesta spontanea  alla direzione generale dell’azienda contro l’ABUSO DI POTERE e la pesante sanzione disciplinare irrogata dal direttore generale, nei confronti della dirigente del Cobas e componente RSU.

A fianco di Mimma e del Cobas, al grido “SE TOCCANO UNA, TOCCANO TUTTE!”, sono arrivate alcune lavoratrici della scuola, delle precarie delle cooperative sociali e delle disoccupate ex postali per sostenere Mimma. 


Alcuni cartelli fatti sul momento denunciavano l’ennesimo attacco persecutorio orchestrato dai vertici aziendali contro chi, con grande forza, coraggio e dignità, sta portando avanti da tempo, unitamente alle altre lavoratrici e lavoratori del Cobas, la battaglia per la reale difesa dei diritti
dei lavoratori, negati da anni.
Sono stati denunciati,inoltre, l’arroganza e il bieco maschilismo dei vertici aziendali, e soprattutto del direttore generale, nell’accanimento e nel tentativo di mettere a tacere non solo una delegata sindacale troppo scomoda, ma principalmente una DONNA. Per questi “egregi signori” è ancora più insopportabile il fatto che a dar loro fili da torcer sia proprio una lavoratrice/donna!


La politica che porta avanti la dirigenza del Policlinico è quella dei sacrifici e del risparmio, sulla pelle di lavoratori ed ammalati, incarnata dal manager, degno compare di Monti, fatta di continui tagli al salario e ai fondi per l’assistenza. Politica che ha portato ad un maggior impoverimento delle tasche dei lavoratori e ad un netto peggioramento delle loro condizioni di lavoro, per non parlare della vergognosa ed infima qualità dell’assistenza, che di recente ha prodotto finanche dei morti. Politica che il Cobas ha contrastato fin dall’inizio, senza tentennamenti o cedimenti.

Per non parlare del  supersfruttamento soprattutto delle infermiere, OSS e OTA, oltre i continui trasferimenti punitivi ed il mobbing contro e principalmente le lavoratrici “ribelli” o più deboli.

Via via si sono avvicinati anche  dei lavoratori iscritti alle altre OO.SS., visibilmente indignati e schifati per quanto accaduto alla stessa, e per le misere condizioni in cui versa la maggioranza dei lavoratori A.O.U.P, grazie anche alla connivenza dei sindacati confederali.


Il Cobas in tutti questi mesi non è stato mai con le mani in mano e non ha affatto arretrato, anzi, ha presentato degli esposti anche alla procura, esposti per i quali vi sono delle inchieste in atto.
E’ stato anche ribadito che non bisogna aver paura, perché ci sarà un momento, non lontano, in cui gli “aguzzini” pagheranno tutto e caro! Come diceva il sorcio alla noce…

Intanto il Cobas sta lavorando, anche nella RSU, per il ripristino dei diritti scippati, a cominciare dall’indennità di amministrazione.

Ma è bene ricordare ancora un volta, che per fermare il massacro dei diritti, la mortificazione della dignità e la dittatura che avanza, non basta lamentarsi, è necessaria la RIBELLIONE, l’ORGANIZZAZIONE nel COBAS, l’UNITA’ e la LOTTA delle lavoratrici e lavoratori.
Pa, 21.05.2012

Nessun commento: