29/05/11

"Siamo tutte donne delle pulizie"

Da La Repubblica:

Il caso DSK fa discutere la Francia - Le femministe: "Tolleranza verso lo stupro".
Una petizione e un corteo di un gruppo di donne per protestare contro il tentativo di "minimizzare" la vicenda dell'ex leader Fmi da parte di stampa e politici: "Siamo tutte donne delle pulizie"

PARIGI - E la Francia si scoprì maschilista. "Da una settimana assistiamo a un florilegio di commenti misogini, diffusi sui media e ripresi con battute nei luoghi di lavoro o sui social network". Comincia così la petizione lanciata da un gruppo di associazioni di donne francesi contro le dichiarazioni di alcune personalità a proposito dell'arresto di Dominique Strauss-Khan 1 e dell'accusa di tentato stupro. In molte delle discussioni sui media d'Oltralpe, notano le firmatarie, la presunzione di innocenza e la difesa di Dsk sono passate davanti alla solidarietà con Nafissatou Diallo, la donna di 32 anni che ha denunciato l'abuso sessuale. "Non è morto nessuno", ha minimizzato l'esponente socialista Jack Lang, salvo poi scusarsi. "E' la classica storia di palpeggiamento sulla servitù" ha scritto il giornalista di Marianne, Jean-François Kahn, considerandolo un "vizietto" antico.

Negli ultimi giorni, la Francia ha reagito prima con incredulità, poi con sospetto alle accuse contro l'ex direttore del Fmi e possibile candidato del Ps all'Eliseo. Secondo un sondaggio, un francese su due (il 57%) è convinto che Dsk sia stato vittima di un complotto. Per le associazioni femministe
questo dato e le battute seguite allo scandalo dimostrano quanto sia ancora difficile credere a una donna che denuncia una violenza sessuale. "Non sappiamo davvero cos'è successo nel Sofitel di New York, ma vediamo quello che sta succedendo in Francia" osservano le firmatarie della petizione che ieri si sono radunate in corteo a Parigi, protestando contro il clima di "tolleranza e impunità" che l'affaire Dsk sta creando. "L'élite del paese vorrebbe minimizzare la gravità di un crimine come lo stupro, apparentandolo al normale esercizio della libertà sessuale maschile".

La petizione ricorda anche le battute sessiste di alcuni collaboratori dell'entourage di Strauss-Khan che, subito dopo lo scandalo, hanno insistito sull'aspetto fisico della vittima. "davvero poco attraente". Gli avvocati di Dsk stanno già tentato di attaccare la reputazione e la credibilità della cameriera del Sofitel, come speso avviene in questi casi.
Lo stupro resta un reato difficile da rendere pubblico: solo il 16% delle donne ha il coraggio di denunciare il suo aggressore. Alla manifestazione di ieri hanno partecipato un migliaio di persone, tra cui anche l'ex magistrato e leader dei Verdi, Eva Joly, o la consigliera comunale socialista Clementine Autain, già vittima di uno stupro all'età di 15 anni. "In questo momento siamo tutte donne delle pulizie" era la parola d'ordine."

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