06/11/10

Mamme vulcaniche da Boscoreale: non ci accontentiamo, la lotta continua!

Sono ben determinate ad andare avanti nella lotta le “mamme vulcaniche” che abbiamo incontrato alla manifestazione NOdiscariche del 30 ottobre che ha visto 4 grandi cortei dispiegarsi da Terzigno, da Boscoreale, da Torre Annunziata, da Boscotrecase, paesino quest’ultimo da dove anche noi abbiamo partecipato alla manifestazione.

Donne giovani e meno giovani con le loro magliettine nere con su scritto in bianco “giù le mani dal parco nazionale vesuviano” insieme ai loro figli armati di cartelli, donne che non si vogliono fermare, “Bertolaso non ci freghi” è una degli slogan detto insieme a tutti gli altri abitanti dei comitati.

Raffaella, Elena, e le altre presenti ci dicono al concentramento “Siamo un bel gruppo, dislocato tra i vari paesini, in lotta… state certe noi non ci accontentiamo della chiusura di Cava Vitiello, è sicuramente un risultato importante che abbiamo ottenuto, ma solo e solo con la lotta, ma non basta! Vogliamo la certezza anche della chiusura immediata della discarica Sari e la sua bonifica, perché le nostre famiglie, i nostri bambini sono illegalmente avvelenati da anni… Bertolaso, Berlusconi parlano di nuove analisi, ma non fanno altro che prendere tempo perché le "analisi" già sono state fatte e i loro risultati non lasciano dubbi in fatto di inquinamento, se vedete come crescono ad esempio i limoni che raccogliamo in queste terre vengono i brividi, sono tutti raggrinziti, è questo che dobbiamo dare ai nostri figli???”

Donne normali, come si definiscono, mamme normali che però non hanno potuto fare a meno di scendere in lotta “per difendere la nostra vita, quella dei nostri figli! Contro chi, lo Stato, vorrebbe lasciare che le donne di questi paesi, come è già successo in diversi casi, abortiscano naturalmente al quinto mese di gravidanza o siano costrette a ricorrervi per gravi anomali riscontrate ai feti, per non mettere al mondo figli malati… e il governo che fa? Reprime la gente in lotta! Abbiamo visto poliziotti picchiare senza pietà donne che non stavano facendo nulla se non manifestare giustamente per un diritto sacrosanto, la salvaguardia della propria salute e di quella delle nostre terre… nessuna pietà! La polizia ha picchiato selvaggiamente pure le donne anziane che alzavano le mani tenendo il rosario! Guardate i video che circolano e vi renderete conto di quanto è successo qui…”

“Siamo state contente di essere ricevute al governo e di avere ottenuto lo stop su Vitiello… certo anche tra di noi ci sono state delle posizioni diverse di pensiero, alcune di noi hanno pensato che potevamo ritenerci soddisfatte, ma in realtà in generale pensiamo che non possiamo né dobbiamo fermarci nella lotta…Perché non ci danno la possibilità di andare a vedere direttamente con i nostri occhi nella cava Sari? Perché non smilitarizzano il territorio e ci fanno entrare??? No! non ci ingannano né Bertolaso né il governo!...”

Le mamme vulcaniche non demordono e così è il clima generale che si respira qui a Boscoreale mentre il corteo sta per partire aperto da un grande striscione con su scritto “Contro l’ecocidio di stato, no discariche, no inceneritori”.

Ci abbracciamo allora con le mamme in una solidarietà reciproca molto spontanea che ci fa sentire vicine nonostante ci siamo appena conosciute, portando loro “i saluti di lotta” delle donne lavoratrici, precarie, disoccupate da Palermo, Taranto, Perugia, Milano, città dove viviamo e lottiamo tutti i giorni…

mfpr palermo

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