12/02/09

Contro il fascismo e il revisionismo

CONTRO IL FASCISMO E IL REVISIONISMO, TENIAMO VIVA LA NOSTRA MEMORIA STORICA!

Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava, non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani". Mussolini 1920
"Vi fu un moto di odio e di furia sanguinaria e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di Pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica. (...) Quel che si può dire di certo è che si consumò- nel modo più evidente con la disumana ferocia delle foibe- una delle barbarie del secolo scorso". Napolitano 10 febbraio 2007
A distanza di più di 80 anni entrambe le citazioni dimostrano l'atteggiamento fascista di considerare i popoli slavi un tutt'uno indifferenziato e vi associano termini come barbarie e sangue alimentando una propaganda razzista e guerrafondaia. In questo modo vogliono far dimenticare le centinaia di migliaia di persone di varie nazionalità deportate, assassinate e internate dai fascisti italiani. Furono questi ultimi a fare delle vere e proprie pulizie etniche come dimostrano i casi dell'Etiopia ( dove uccisero 30.000 persone), della Libia ( dove uccisero più di 100.000 persone e ne deportarono 120.000, senza contare i 15.000 libici che furono a costretti a fuggire in Egitto, al cui confine i fascisti posero 300 km di filo spinato) e della Jugoslavia. Riguardo a quest'ultimo caso i nostri schieramenti di centro destra e centro "sinistra" attraverso istituzioni, scuola e mass media continuano a strumentalizzare la questione delle foibe in chiave antipartigiana e anticomunista, riscrivendo totalmente la storia.
I dati parlano chiaro: durante il ventennio e durante l'occupazione fascista della Slovenia, Dalmazia e Montenegro i morti furono migliaia, tra cui 17.000 istriani, croati e sloveni massacrati dopo l'8 settembre dai repubblichini e complessivamente dal 6 aprile 1941 all' 8 settembre 1943 i fascisti italiani furono responsabili dell'uccisione di 350.000 civili jugoslavi. Mentre questi morti vengono quasi sempre tenuti nascosti e per i quali non è mai stata indetta nessuna “giornata del ricordo”, il numero degli istriani infoibati cresce a dismisura di anno in anno: da 400-500 infoibati ( tra i quali numerosi gerarchi fascisti) si passa a 5.000, 10.000 e perfino 30.000!! Mentre il numero degli esuli viene aumentato prima a 100.000 e recentemente a 200.000!!
Perché questa falsificazione?!?!La risposta è data dall'opera dei governi di centro destra e centro "sinistra" che attraverso i revisionisti riscrivono la storia a loro uso e consumo condannando il fascismo solo a parole, ma nei fatti fomentando il razzismo, ad esempio per giustificare le guerre d'aggressione: non è azzardato paragonare il razzismo antislavo che avvalorava i massacri da parte dei fascisti al razzismo contro i popoli arabi etichettati come terroristi per mascherare il neocolonialismo in Medioriente. D'altro canto il razzismo è funzionale anche all'interno del paese dove molte persone sono indotte, specialmente dai media a non riconoscere i veri responsabili della crisi, ma ad indirizzare il malcontento verso gli immigrati. Per contrastare la falsità e la riscrittura della storia, difendiamo il patrimonio del movimento comunista e partigiano.

Collettivo Politico Gramigna
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Centro di documentazione C. Giacca comandantegiacca@libero.it
Padova, febbraio 2009

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