21/02/09

2 LETTERE, VERSO LO SCIOPERO DELLE DONNE

VERSO LO SCIOPERO DELLE DONNE

UNA PROPOSTA A TUTTE.

Mettiamo fine al dibattito acceso in questi giorni.
Le realtà, compagne intervenute hanno detto le loro posizioni (anche se con toni a volte esagerati) e questo era necessario per chiarezza, soprattutto sui metodi del lavorare insieme.
Non nascondiamo che ci sono accenti differenti anche nei contenuti e sulla natura dello "sciopero delle donne", lanciato nell'assemblea del Tavolo 4 del 24 a Roma.
Ma lavorare verso lo sciopero è una necessità, è un bisogno, non "nostro", interno, ma di tante donne, lavoratrici, precarie, disoccupate, immigrate, studentesse, E' TROPPO IMPORTANTE.

PROPONIAMO, QUINDI, A TUTTE LE COMPAGNE, A TUTTE LE REALTA' - LEGATE O NO AL TAVOLO 4 - DI PASSARE AL FARE, A COSTRUIRLO EFFETTIVAMENTE QUESTO SCIOPERO, CON UNA CAMPAGNA ARTICOLATA, PER FAR ARRIVARE LA PROPOSTA DELLO SCIOPERO DELLE DONNE, A TANTE, SIA LI' DOVE SIAMO, SIA DOVE NON STIAMO.
PROPONIAMO SUL FARE, SULLA CAMPAGNA, IN PARTE GIA' IN CORSO (che sta arrivendo sia a lavoratrici, precarie, collettivi autorganizzati che a lavoratrici, delegate dei sindacati di base, della fiom, cgil) DI REALIZZARE IL COORDINAMENTO E L'UNITA' NECESSARIA.

Ognuna, ogni realtà dicesse che sta facendo, che prevede di fare fino a l'8 marzo e oltre l'8 marzo - visto che è chiaro che intorno all'8 marzo non siamo ancora in grado di organizzare lo sciopero, ma iniziative sì, anche emblematiche, simboliche in cui si cominci a porre e costruire concretamente con le donne, le lavoratrici la possibilità di un effettivo sciopero.

Lo "sciopero delle donne" ha come centro le lavoratrici, ma si estende, come messaggio forte di lotta di tutte le donne, fuori dai posti di lavoro, alle disoccupate, alle immigrate, alle casalinghe, nei quartieri, nelle università, pone il legame lavoro, precarietà attuale e futura, reddito, legame tra attacchi alle condizioni di lavoro e condizioni di vita.

Lo "sciopero delle donne" non ha, come aspetto principale l'obiettivo di aprire tavoli di trattativa come in un normale sciopero sindacale, questo già in parte avviene e va incrementato. Ma ha, per ora, la necessità di affermare il punto di vista delle donne che pone il legame classe/genere su tutti gli aspetti e il protagonismo indipendente delle donne per spezzare le doppie catene. Lo sciopero delle donne creerà anche lotte/rivendicazioni specifiche, su condizioni di lavoro, reddito, ecc.? Questo non possiamo ed è inutile programmarlo prima, perchè ora ciò che è importante e può dare forza alle donne stesse, è che si realizzi per la prima volta dopo decenni uno sciopero deciso, gestito, realizzato dalle donne.

Tornando a noi. PERCORSI DIFFERENTI, ARTICOLATI VERSO LO SCIOPERO NON DEVONO ESSERE MESSI IN ALTERNATIVA, O ANDARE "PARALLELI", MA INVECE SIANO COORDINATI, INTRECCIATI. E questo passa prima di tutto dal far conoscere, far circolare le cose che si stanno facendo.

PER CONCLUDERE, CHIEDIAMO A TUTTE, SOPRATTUTTO A QUELLE CHE SONO INTERVENUTE IN QUESTI GIORNI, MA ANCHE ALLE ALTRE DEL TAVOLO 4, DI ESPRIMERSI PASSANDO AL "FARE", SUPERANDO OGNI PARALISI.
Questa dello "sciopero delle donne", è una importante e nuova battaglia che possiamo e dobbiamo vincere tutte.

MFPR Taranto - 20.2.09

Condivido l'importanza di allentare le tensioni del dibattito ultimo, senza ipocrisia riconosciamo le differenti scelte politiche e le pratiche conseguenti. Credo però che sia necessario un forte senso di responsabilità di fronte al duro attacco in corso e a quello che verrà (sono certa che la nostra immaginazione non superi affatto la realtà...anzi). Il percorso sarà difficile e lungo e avremo modo e tempo per le nostre discussioni. La proposta non è certamente quella di appiattirsi su posizioni uniche e sterili ma quella di fondare un confronto sulla concretezza delle azioni e dei percorsi di lotta.
Solo questi ci daranno la possibilità di restare ancorate ai nostri bisogni di lavoratrici, di donne e su quelli di tutte coloro che intercetteremo nel nostro percorso.
Ieri a bologna abbiamo avuto una riunione di donne che si propongono di essere riferimento locale del dbattito avviato al tavolo4 nazionale:
- si pensa di organizzare due giornate per il 7 el'8 marzo con la presenza/testimonianza di lavoratrici in lotta
- lanciare proposte di sostegno a contesti di lavoro in situazione di crisi e con prevalente di presenza femminile, si pensava ad esempio alle lavoratrici degli asili nido con le quali già lavorano le compagne del sindacto di base; situazione che ci permetterebbe di mettere in relazione le rivendicazioni anche delle madri e delle politiche contro la privatizzazione dei servizi;
- cogliamo con entusiasmo l'appello della lavoratrice di coopAdriatica, era già nelle nostre intenzioni fare volantinaggio davanti le coop e conosciamo abbastanza le condizioni contrattuali e di lavoro al loro interno. L'occasione di farlo nel giorno di domenica 8 marzo per denunciare l'ennesima occasione di sfruttamento con la beffa aggiunta, ci sembra importante;
-volantinaggi su vari luoghi di lavoro per lancire le due giornate e LO SCIOPERO DELLE DONNE

Delia

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